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Lavoro e pensioni

Pensione prima dei 62 anni, non è un miraggio: per quali lavoratori

Andare in pensione prima dei 62 anni è possibile se si soddisfano determinati requisiti. Scopriamo quali sono per conoscere i lavoratori che possono approfittare dell’opportunità.

Alcune occupazioni consentono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. In particolare, si deve far riferimento a specifiche condizioni in cui si trova il lavoratore.

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A che età potrò finalmente andare in pensione? E’ una domanda che tanti lavoratori si pongono ma la risposta si rivolge unicamente alle persone che usciranno dal mondo del lavoro da qui a pochi mesi. Il sistema pensionistico del 2022 è in una fase transitoria e subirà delle modifiche con l’anno nuovo. Ad oggi, si può andare in pensione con Quota 102 ossia una volta raggiunti i 64 anni di età e avendo alle spalle minimo 38 anni di contributi. In alternativa, l’uscita dal mondo del lavoro è possibile con 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e 42 anni e dieci mesi per gli uomini. Alcuni lavoratori, però, possono andare in pensione anche prima dei 62 anni. Vediamo chi sono.

Pensione a 62 anni, chi può accedervi

E’ risaputo che in alcuni casi è concessa un’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Il riferimento è ai militari, per i quali è possibile andare in pensione a 58 anni, all’Opzione Donna oppure alla presenza di specifiche patologie. I requisiti per raggiungere la pensione in anticipo, poi, possono essere raggiunti anche lavorando di notte indipendentemente dal fatto che si svolga un lavoro autonomo o dipendente.

Le condizioni di accesso all’assegno pensionistico variano in base ai turni di lavoro dell’ultimo anno. Se il lavoratore ha svolto almeno 78 giorni di lavoro notturno in un anno è prevista l’uscita dal mondo del lavoro a 61 anni e sette mesi. Per un range di giorni con lavoro di notte compreso tra 72 e 77, la pensione si matura a 62 anni e sette mesi mentre se il riferimento è dai 64 ai 71 giorni si potrà andare in pensione a 63 anni e sette mesi. Gli anni aumentano di uno del caso in cui il lavoratore sia autonomo.

Altre condizioni da rispettare

I lavoratori autonomi o dipendenti potranno andare in pensione intorno ai 62 anni con 35 anni di contributi alle spalle. Inoltre, per essere considerati lavoratori notturni sarà necessario aver svolto una o più occupazioni di notte in almeno sette degli ultimi dieci anni precedenti alla domanda di pensionamento. In alternativa, è consentito anticipare l’uscita dal mondo del lavoro avendo svolto turni in notturna nella metà della vita lavorativa totale. Si parla di turno notturno se le ore di lavoro sono comprese tra mezzanotte e le cinque del mattino. Il lavoratore dovrà svolgere l’attività almeno tre ore durante questa fascia oraria.

Il lavoro notturno riserva anche un altro vantaggio che è bene citare. Si tratta della maggiorazione contributiva del 50% che viene erogata al lavoratori che prestano lavoro notturno per almeno dodici ore a settimana.

Published by
Valentina Trogu