Il rincaro dei costi di benzina e diesel si può ammortizzare semplicemente prendendosi cura della propria auto. Almeno negli aspetti basilari.
Nessun dubbio che il costo del carburante sia raddoppiato in poco tempo. E nemmeno sul fatto che, nei prossimi mesi, potrebbe mantenersi stabilmente sopra i due euro.
Anche se, per la verità, alcune aziende erogatrici hanno ipotizzato una fase di rincaro contenuta a livello temporale, pronosticando un ribasso da qui a qualche settimana. Comunque stiano le cose, ora come ora avvicinarsi a un distributore è roba da coraggiosi. E tuttavia il rifornimento resta una spesa necessaria, da effettuare se si vuole restare al volante della propria auto con tutte le comodità che ne conseguono. Detto questo, se sul costo del carburante possiamo farci poco visto come stanno le cose (economicamente ma anche geopoliticamente), qualche passettino in più potremmo farlo sul fronte della gestione della propria automobile.
Il consumo eccessivo di benzina, al momento, non è un buon alleato. Al netto di tutte le esigenze, simili o diverse che siano, chiedersi se esistano delle soluzioni per abbassare l’asticella del consumo non è solo legittimo ma anche necessario. E’ chiaro che la prima cosa da tenere in considerazione non è solo quanto ma anche come si guida. Il rispetto delle norme del Codice della Strada è essenziale per la tutela di sé stessi e degli altri ma anche del proprio autoveicolo. E quindi del proprio portafogli. Stesso discorso per la manutenzione della vettura e l’accortezza nel disporre accuratamente il carico. Sottigliezze che tanto superficiali non sono.
Il consumo di benzina (o diesel, comunque di carburante) dipende in buona misura anche dalle nostre abitudini alla guida. Ad esempio, un carico eccessivo o mal disposto richiederebbe uno sforzo maggiore e quindi più liquido da bruciare. Per non parlare dello stile di guida: accelerate e frenate continue sarebbero deleterie per la nostra vettura. Tuttavia, ciò che davvero fa la differenza in questa fase è la gestione dell’auto, oltre che la sua manutenzione. Quella che in teoria dovrebbe essere obbligatoria e che, invece, spesso finiamo per dimenticare. La manutenzione ordinaria consiste in cose semplici, per le quali non si richiede l’intervento del meccanico se si ha un minimo di dimestichezza coi motori. La verifica dell’acqua e dell’olio è al primo posto.
L’olio, in particolare, è un elemento decisivo. Più chilometri si percorrono, più aumenta l’attrito sul motore. Aumentando, quindi, il consumo di carburante. Occhio anche all’usura delle candele, necessarie per l’accensione del motore. Anche la pressione degli pneumatici può essere un indicatore fondamentale per i consumi. Uno pneumatico sgonfio richiede uno sforzo maggiore al motore. Attenzione massima anche alla centralina, ovvero ai sensori che regolarizzano l’alimentazione, l’accensione e la distribuzione del veicolo. Se l’intento è quello di abbassare i consumi di carburante, una buona soluzione potrebbe essere mappare la centralina in modo personalizzato, così da attagliarsi alle esigenze di guida. A patto che la nostra vettura consente di farlo. Se così non fosse, meglio dedicarsi alla manutenzione ordinaria. Oppure puntare sui mezzi pubblici ma sempre con le dovute precauzioni.