Fondatore di Tesla e Space X, Elon Musk è l’esempio di un paperone visionario e pioniere. E i suoi progetti hanno costruito un patrimonio storico.
Chissà che non diventi il primo uomo a mandare dei turisti sulla luna. Per il momento, a spasso in orbita qualcuno ce l’ha spedito. Grazie ai suoi investimenti visionari e alle sue prospettive futuristiche.
Elon Musk è probabilmente il paperone del momento. Fondatore e Ceo di Tesla Inc e patron di Space X, il miliardario sudafricano è diventato man mano un personaggio d’eccezione. Per certi versi più di Jeff Bezos e Bernard Arnault. Non solo per la varietà e vastità dei suoi investimenti ma per i suoi progetti avveniristici. L’unico, finora, in grado di dare davvero seguito all’idea del turismo spaziale. Destinato (almeno per ora) a persone decisamente facoltose, chiaro, ma comunque non addestrate per volare nello spazio. Segno evidente dei tempi che cambiano e e delle nuove frontiere da esplorare nell’ambito degli investimenti. Space X è una di quelle realtà che permettono davvero di aprire una porta verso il futuro. E il fatto che non sia accessibile a tutti è probabilmente il nuovo fronte da esplorare. E migliorare chiaramente.
Tali fattori hanno contribuito a creare non solo l’immagine ma anche il patrimonio di Elon Musk. Secondo la classifica Bloomberg Billionaires Index, aggiornata al 28 febbraio 2022, l’imprenditore sudafricano figura al primo posto fra i ricconi del nostro Pianeta, staccando proprio il fondatore di Amazon Jeff Bezos. Non è un dettaglio secondario, visto che Amazon (e in generale l’e-commerce) non ha certo rallentato i propri guadagni. Nemmeno in tempo di pandemia. Tuttavia Musk ha accelerato di più: il patrimonio netto, grazie all’aumento del prezzo delle azioni Tesla (il 17% della quale fa capo direttamente al Ceo), è letteralmente schizzato verso l’alto, sfondando quota 200 miliardi di dollari. Un’enormità, anche per un personaggio rivoluzionario.
Un imprenditore pioniere visti i settori nei quali agisce. E la sua presa sull’opinione pubblica è evidente dai suoi follower: ben 77 milioni sul solo Twitter. Del resto, l’influenza di Tesla era stata evidente anche quando l’azienda scelse di aprirsi ai Bitcoin. Una decisione (poi rientrata) che aveva in breve tempo fatto schizzare le quotazioni della principale delle criptovalute. Per anni, il top dell’imprenditoria parlava il linguaggio informatico. E per quanto Musk possa essere definito un miliardario 4.0, il suo campo di interessi va decisamente al di là dei sistemi operativi. I segnali del cambiamento si erano avuti anche con il boom di Amazon ma il fascino dell’energia alternativa (Tesla) e dell’esplorazione spaziale (Space X) hanno iniziato man mano a fare presa sul grande pubblico. Il balzo di Tesla è stato impressionante in un solo anno: +460%, con un guadagno di 76 miliardi solo nel 2020.
Per quanto riguarda Space X, ad agosto la sua valutazione si attestava a 46 miliardi di dollari. Prima compagnia privata a inviare astronauti nello spazio (con attracco persino sulla Stazione spaziale internazionale), l’azienda ha rappresentato il picco massimo della visionarietà di Elon Musk. Partito nel 1995 dalla (inizialmente) piccola Zip2 Corporation, fondata assieme a suo fratello Kimbal, finisce per venderla a suon di milioni: 307 in contanti e altri 34 in opzioni sulle proprie azioni. Da quel denaro nascerà X.com, azienda pionieristica nell’ambito dei pagamenti online. Tanto che, pochi anni dopo, diventerà PayPal grazie alla convergenza di Confinity. L’acquisto della società da parte di eBay, nel 2002, fruttò a Musk qualcosa come 180 milioni. E da quell’anno inizieranno i progetti veri: nasce Space X con l’obiettivo di rendere lo spazio più vicino. E nel 2020 arriva la prima svolta: due astronauti vanno in orbita con la Crew Dragon. Una capsula privata, con la Nasa per la prima volta spettatrice.