Nuova truffa sul conto corrente in atto attraverso un tentativo di smishing. L’INPS avvisa i cittadini del pericolo e informa sul contenuto del messaggio trappola.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avvisa gli utenti di un tentativo di smishing in atto. Con un sms i truffatori cercano di arrivare al conto corrente delle vittime per rubare i risparmi.
La tecnologia risulta utile per tante operazioni della vita quotidiana ma nasconde anche molte insidie e pericoli. E’ il terreno preferito, ad esempio, dei cyber criminali che attraverso l’invio di e-mail e sms cercano di carpire i dati sensibili di ignare vittime per arrivare, poi, ai loro risparmi. L’INPS avvisa di un’ultima truffa messa in atto ai danni dei cittadini. Vediamo di cosa si tratta e come difendersi dagli attacchi.
I canali social dell’INPS riportano il tentativo di smishing in atto negli ultimi giorni. Si tratta di un sms con cui i truffatori avvisano le vittime di un accredito di 930 euro sul conto corrente proprio da parte dell’ente. Naturalmente si tratta di una trappola volta a carpire informazione e arrivare ai risparmi dei cittadini.
Il contenuto del messaggio recita “INPS: Pagamento di 930 euro fallito per mancanza di aggiornamento dei dati bancari, aggiorni subito“. Nell’sms è presente, poi, un link su cui si richiede di cliccare per portare a termine la procedura di correzione dell’errore che ha bloccato l’accredito. In realtà, cliccando su quel link si verrà rimandati ad una pagina che non appartiene all’INPS ma che è stata creata appositamente dai cyber criminali. Inserendo i dati sensibili si renderebbe alquanto facile la vita per questi truffatori. Possono, infatti, rubarli e utilizzarli per biechi scopi.
Quest’ultima truffa segnalata dall’INPS è solamente una delle tante che circolano sul web. Spesso gli istituti di credito segnalano tentativi di phishing e smishing ai danni dei clienti e i pericoli sono presenti anche durante un normale prelievo al Bancomat. Qualunque sia il mezzo utilizzato dai malintenzionati, e-mail, messaggi, telefonate, occorre sapere che nessuna banche né ente pubblico richiederà dati personali online né inviterà gli utenti a fornire username e password su fantomatici form telematici.
Inoltre, è bene sapere che è sempre sconsigliato cliccare su link o scaricare allegati di dubbia provenienza soprattutto se collegati ad un messaggio il cui contenuto cerca di spaventare. Prima di procedere occorre contattare personalmente l’istituto di riferimento e appurare se quanto riferito nell’sms oppure nell’e-mail è vero oppure no. Se per sbaglio si dovesse cliccare sul link, sarà necessario resettare il cellulare e cambiare ogni password e credenziale in uso. Infine, si potrà procedere con la denuncia alla Polizia Postale, unica possibilità di recupero di eventuali somme perdute.