Tutto è in aumento, ma quanto guadagna realmente un distributore di benzina? Ne vale la pena aprirne uno, oggi?
Ovviamente, in casi come quelli dei distributori di benzina, non è facile fare un calcolo fisso del guadagno annuo. Ognuno avrà delle entrate o meno, rispetto al numero di clienti che vi passano. Ciò che dobbiamo sapere però, è che il guadagno non è alto solo perché sono saliti i prezzi dei carburanti, il calcolo non va fatto su quello. Il 70% del prezzo infatti, lo paghiamo a causa delle accise. Quindi è già ovvio che non è “colpa” del distributore, se costa molto. Ma calcoliamo anche che dell’altro 30%, ci sono da pagare carburante e costi di gestione. State già cambiando idea.
Ovvio che la curiosità in alcuni periodi salga, ad esempio in molti oggi cercano su internet, quanto guadagnino gli inviati di guerra, e con gli aumenti del gas, tutti si sono chiesti anche quanto si guadagni ad avere un distributore. Come faremo a ricavare un risultato attendibile? Basandoci sul fatturato medio di un distributore di benzina, annuo e i guadagni dei servizi accessori di distributori di benzina.
Prima di immergerci in queste curiosità, state attenti. L’aumento del carburante infatti, ha già fatto schizzare anche il diesel, non solo la benzina. Il guadagno medio del distributore, dipende da tante varianti, tra cui ovvio, il costo del carburante. Ma anche l’ubicazione dello stesso, tra centro città, autostrada, tangenziale e via discorrendo, ha un suo peso. Visto che abbiamo spiegato il meccanismo delle accise, capiremo quindi che un benzinaio, su ogni litro di benzina, guadagna realmente pochi centesimi di euro.
Consideriamo che per ogni litro, il distributore guadagni 4 centesimi e poi fare tutti i calcoli sul prezzo della benzina e su come vanno suddivisi i guadagni. Esempio, la benzina al distributore dove ci fermiamo, costa 1,80 al litro? Bene, prima cosa da calcolare sono i Platts, guadagni delle compagnie petrolifere, in questo caso, circa 0,60 centesimi. Il margine industriale, più o meno di 0,14 centesimi, poi le accise. Quasi un euro pieno. Infine l’IVA. Praticamente, di queste voci, solo il ‘margine industriale’, entrerà nelle casse del distributore.
Abbiamo detto anche dei servizi aggiuntivi. Bene, molti distributori se ne forniscono, per avere dei guadagni extra. Quali possono essere: lavaggio dell’auto, anche interno; cambio dell’olio; controllo delle gomme; assistenza ed anche vendita di vari accessori. Questo, lo troviamo specialmente nei distributori che possono permettersi aree più larghe, come quelli che troviamo in autostrada.