Occhio alla spesa, in quanto gli scaffali di molti supermercati sono ormai vuoti. Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Vendita razionata e scaffali vuoti nei supermercati italiani. Ma per quale motivo? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
Ormai da due anni a questa parte ci ritroviamo alle prese con il Covid e l’impatto negativo di quest’ultimo sulla nostra economia e sulle relazioni sociali. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione, il preoccupante aumento dei prezzi e il timore delle ripercussioni del conflitto in atto tra Russia e Ucraina.
Un periodo storico difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere, che porta ad accrescere la preoccupazione per via delle possibili conseguenze. Proprio in tale ambito si invita a prestare attenzione alla spesa, in quanto gli scaffali di molti supermercati sono ormai vuoti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Non è passata di inosservata la decisione di dichiarare in Italia lo stato di pre-allarme per le forniture di gas. Una decisione, quest’ultima, che è stata presa in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina che potrebbe avere delle ripercussioni per quanto concerne le forniture di gas. A peggiorare la situazione, poi, il preoccupante aumento dei prezzi che contribuisce a ridurre il nostro potere d’acquisto.
Un contesto particolarmente complicato, che contribuisce ad accrescere il timore e lo stato di incertezza. Ne è una chiara dimostrazione quanto successo in quest’ultimi giorni in seguito alla circolazione di alcuni messaggi Whatsapp in base ai quali gli autotrasportatori avrebbero deciso di protestare per due settimane contro il caro benzina, a partire dal prossimo 14 marzo.
Una notizia che non è passata di certo inosservata e che, come riporta l’Agi, ha spinto molti cittadini sardi a prendere d’assalto i supermercati. Questo, ovviamente, per il timore di restare senza cibo. A partire dall’olio, passando per la farina e la pasta, fino ad arrivare al latte e al pane, in un solo giorno molti supermercati si sono ritrovati con gli scaffali vuoti.
Non solo la Sardegna, anche a Firenze molti baristi e ristoratori decidono di fare grandi scorte. Per questo motivo, come riporta Il Corriere della Sera, Unicoop Firenze ha deciso di porre un tetto di massimo quattro confezioni per gli acquisti di farina, olio e zucchero.
In Liguria, invece, l’Eurospin di Vallecrosia, in provincia di Imperia, ha deciso di razionare la vendita di olio di semi. Decisioni, quelle appena citate, che sono state prese anche in molte altre località, al fine di poter far fronte alla situazione attuale e cercare di garantire l’accesso ai vari alimenti a tutti.
Al momento, è bene sottolineare, il rischio di avere supermercati con scaffali vuoti per via di possibili scioperi non è concreto. Come ribadito dal sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, attraverso un post su Facebook, infatti: “Vorrei rassicurare i cittadini informandoli che al momento non c’è alcun rischio approvvigionamento per quanto riguarda il rifornimento di beni di prima necessità e i carburanti”.
Per poi aggiungere: “La notizia circolata ieri via WhatsApp è destituita di ogni fondamento. Il rischio sussiste solamente se continua questo assalto al supermarket, che abbiamo visto ieri e oggi. […] Al momento lo sciopero sarà di un giorno e sicuramente non in grado di mettere a rischio l’approvvigionamento di beni di prima necessità“.