Risparmio RC Auto: i consumatori non sanno se ridere o piangere

Risparmio RC Auto, si stima un meno 5% all’anno. Le associazioni dei consumatori non sanno come reagire davanti a questa riduzione irrisoria.

Il premio assicurativo per l’auto rivela alcuni particolari che lasciano gli automobilisti senza parole. Non solo enormi differenze tra città ma un risparmio annuo da presa in giro.

risparmio RC Auto
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L’istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni è arrivato ad una chiara conclusione, la polizza auto costa meno ma il ribasso dovrebbe essere molto più sostanzioso. Il calo registrato nel 2021 si attesta al 5% su base annua per una media dei prezzi di 360 euro. Sembra una percentuale veramente irrisoria rispetto all’attesa delle associazioni dei consumatori, segno di un cambiamento che ci sarebbe dovuto essere ma che non si nota. Eppure, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo tra pandemia prima e guerra in Ucraina poi sarebbe stato proprio il momento di notare una consistente diminuzione dei prezzi in mezzo a tanti onerosi rincari.

Risparmio RC Auto, il contesto italiano

La metà degli automobilisti italiani paga circa 323 euro di assicurazione all’anno ma le differenze di prezzo tra città e tra nord e sud sono rilevanti. Il costo medio dell’RC Auto a Napoli, ad esempio, è di 544 euro mentre ad Aosta si attesta sui 259 euro. Il risparmio, comunque, c’è stato in entrambe le città e nel capoluogo partenopeo ha fatto registrare una percentuale del 9,4%.

Altri importanti cali dei prezzi sono stati registrati a Vibo Valentia con -8,9%; a Roma con  -8,2 e a Reggio Calabria. In più, il risparmio è stato registrato in riferimento al tasso di penetrazione per l’installazione della scatola nera, dispositivo che controlla lo stile di guida del guidatore e le informazioni sul veicolo. Le percentuale stimate variano molto in base alla città; si va da un tasso minimo del 4,4% a Bolzano ad un tasso massimo del 65,5 a Caserta.

Le critiche degli automobilisti

Il risparmio dell’RC Auto è stato definito dagli automobilisti italiani insufficiente come riferito da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione dei Consumatori. L’andamento dei prezzi è altalenante, il calo è solo uno specchietto per le allodole che fa credere in cifre più basse rispetto al 2021 ma in realtà le uguaglia suddividendo il pagamento su base trimestrale. Occorre andare indietro di otto anni per registrare una vera differenza sostanziale del 24%.

Secondo i consumatori, dopo due anni di pandemia, le restrizioni, lo smartworking era lecito aspettarsi un ribasso maggiore a favore degli automobilisti che hanno tenuto le auto ferme per lunghi periodi. A tal proposito, è al vaglio del Governo un bonus per accontentare i cittadini e risarcirli con i profitti extra delle compagnie assicurative.

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