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Attualità

Caro bollette, diversi condomini costretti alla drastica soluzione

Il caso specifico arriva dalla Capitale, ma di fatto è una situazione che riguarda tutto il paese, ormai da diverso tempo alle prese con il caro bollette

Ecco a tal proposito cosa ha suggerito l’Anaci Roma per cercare di tamponare la situazione diventata ormai piuttosto insostenibile.

Fonte Adobe Stock

Bollette sempre più alte ed insostenibili per i cittadini del Bel Paese. Una piaga che sta falcidiando l’Italia da Nord a Sud, tanto da portare le persone a dover ricorrere a qualsiasi genere di escamotage per poter risparmiare un minimo sui costi mensili.

A Roma ad esempio è stata varata un’idea a dir poco clamorosa, soprattutto alla luce dell’anomalo freddo che ha caratterizzato questa prima parte di marzo. Vediamo di cosa si tratta e quanto consente di poter risparmiare.

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In pratica ciò consiste nel ridurre l’orario di accensione dei riscaldamenti per far fronte ai rincari delle bollette. Una soluzione che può anche sembrare logica. Ma in questo modo come si fa ad ovviare al freddo? Si può rinunciare a riscaldarsi, perché praticamente non si ha altra scelta? Purtroppo per poter contenere gli spropositati aumenti si tratta di una scelta obbligata.

A testimoniarlo è Rossana De Angelis presidente di Anaci Roma (Associazione nazionale amministratori di condominio), che ha spiegato l’iniziativa al portale RomaToday. Di fatto è in corso un passaparola volto ad invitare i condomini della Capitale a tenere accesi i riscaldamenti per un lasso di tempo minore.

Molti hanno già aderito e altri sono pronti a farlo, seppur ciò sia piuttosto sacrificante, soprattutto per anziani e bambini che potrebbero risentire maggiormente delle temperature non propriamente miti. 

L’ideale è percorrere una sorta di via di mezzo, evitando di lasciare i termosifoni accesi nelle ore più calde e soprattutto quando si sta fuori casa per quasi tutto il giorno. Un fenomeno di fronte al quale il primo cittadino Roberto Gualtieri si era già espresso in passato.

Per forza di cose adesso dovrà affrontarlo con provvedimenti più efficaci. Non è da escludere che si possano studiare delle misure volte a regolamentare la gestione di gas e luce nei singoli municipi. 

Published by
Antonio Pilato