In caso di omessa comunicazione inerente variazioni di reddito o di patrimonio si rischia di perdere la possibilità di usufruire del Reddito di Cittadinanza
Esiste una particolare circostanza a cui in pochi pensano, ma che in realtà può essere determinante ai fini della percezione del beneficio.
Il Reddito di Cittadinanza è un bonus molto ambito e al tempo stesso piuttosto complicato. Infatti una volta ottenuto per poter continuare a godere dei benefici che prevede, bisogna “preservare” la propria posizione economica.
Le variazioni reddituali e patrimoniali, in particolar modo verso l’alto, possono vanificare il tutto e comportare la riduzione o addirittura la revoca del sussidio. Ad ogni modo ogni genere di movimento va dichiarato, onde evitare spiacevoli conseguenze.
Nella fattispecie, il caso che andiamo ad esaminare in questa sede, è quello delle vincite di gioco. La sentenza numero 5309 della Corte di Cassazione del 15 febbraio 2022, ha confermato, che anche i proventi derivanti dal gioco deve essere sempre comunicata dai percettori di RDC.
Ciò è tassativo anche quando il denaro incassato viene tenuto sul conto della piattaforma online utilizzata per giocare e quindi non venga di fatto utilizzato dal vincitore. Non vige lo stesso principio ai fini Irpef, per cui non è prevista nessun avviso agli organi competenti.
In generale l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio può essere punita amaramente. Esiste infatti la possibilità di reclusione da 1 a 3 anni. Dunque quando si gioca e si percepisce il suddetto bonus, bisogna tener in conto diversi aspetti, in primis che in caso di vincita non ci può godere “tranquillamente” i proventi derivanti da essa.
Ma non è tutto. Ai sensi dell’articolo 7 del d.l numero 4 del 2019, chiunque al fine di ottenere indebitamente il beneficio del RDC, non rende note tutte le informazioni del caso dovute, viene punito con la reclusione da 2 a 6 anni.
D’altronde le regole inerenti il Reddito di Cittadinanza nell’ultimo periodo sono profondamente cambiate e non consentono più troppi escamotage. Chi vuole continuare a percepirlo deve attenersi alle disposizioni e soprattutto essere collaborativo nella ricerca del lavoro.