La truffa non smette mai di fare vittime. Sempre più denunce alla Polizia postale, le ultime vicende note.
Migliaia di truffe potenzialmente attivate ogni giorno che rischiano di far passare davvero un brutto quarto d’ora al malcapitato di turno. Ci troviamo di fronte a dinamiche che spesso fanno realmente venire i brividi. Ci si chiede come è possibile ricevere cosi tanti contenuti che rappresentano di fatto vere e proprie minacce. Che si tratti di mail o di sms il discorso cambia davvero poco. Tentativi di truffa a tutte le ore, utenti perennemente in pericolo.
La truffa spesso arriva da lontano, nel senso che chiaramente arriva da chissà quale ragionamento impostazione, insomma perversa dinamica. Ci troviamo di fronte nella maggior parte dei casi a congegni informatici ormai collaudati riproposti infinite volte per provare a rastrellare quante più risorse possibili. Si tratti di informazioni private o meglio ancora denaro. I truffatori oggi sono ben consapevoli del fatto che la proposta seriale della stessa tipologia di truffa rende evidentemente più di quanto si possa immaginare.
Parliamo dunque di una struttura collaudata composta nella maggior parte dei casi dagli stessi elementi. Un contenuto che possa presentarsi quanto più interessante e preoccupante possibile, ad esempio un rischio qualsiasi in merito al nostro conto corrente, una indicazione precisa di cosa fare, ad esempio cliccare sul link sottostante. Inoltre come completare il tutto, magari inserendo i nostri dati personali ancora una volta oppure andando addirittura oltre fornendo le proprie credenziali per l’accesso all’home banking.
Amazon e quel buono fasullo che terrorizza gli utenti: buono da 1000 euro promesso
La truffa che invece negli ultimi tempi sta facendo numerosissime vittime, almeno stando anche ai numeri delle segnalazioni ricevute dalla Polizia Postale riguarda la nota piattaforma di shopping on line Amazon. Chiaramente l’azienda è semplicemente sfruttata per nome e fama dai malintenzionati che provano in questo modo a far passare per veritiero il messaggio contenuto nel testo della mail o dell’sms in questione. In questo caso ci troviamo di fronte ad un finto premio che nel testo di dice sia stato assegnato all’utente.
In questo caso, quindi, un premio fittizio ad un concorso al quale non si è mai partecipato, primo campanello d’allarme quindi. Nei dettagli si promette un buono da 1000 euro da poter spendere su Amazon, i riferimenti sono chiaramente tutti per l’ultimo modello di IPhone, cosi giusto per stuzzicare la curiosità di chi legge. Si chiede di confermare le proprie informazioni personali, si chiede insomma di inserire dati e probabilmente riferimenti bancari per poter incassare il buono in questione. Tutto orchestrato ad arte insomma per provare ad ingannare l’inconsapevole vittima, convinta ancora di poter incassare il suo premio.
La truffa insomma si compie in quel frangente. Il link che rimanda ad una raccolta di informazioni che non è altro un consegnare le chiavi di casa propria ipotetico al truffatore di turno. Aprire ai suoi occhi il nostro conto corrente, fare in modo che le nostro informazioni possano circolare in chissà quale modo secondo il volere di quel gruppo di malintenzionati. La truffa insomma risponde pienamente a quei requisiti tecnici indicati all’inizio, il dubbio chiaramente può venire a tutti, ma proprio a tutti.
Milioni di truffati ogni anno con sempre nuove prese di posizione da parte di banche ed aziende che spesso mettono in guardia gli utenti dal possibile utilizzo per fini poco eleganti dei propri marchi. Certe comunicazioni non arrivano tramite mail o sms, continuano a ripetere tutti, ma la gente purtroppo continua a cliccare sui famigerati link ed a farsi prendere i soldi e non solo. In questo modo certe dinamiche saranno praticamente infinite. Un continuo rimettersi in gioco settimana dopo settimana, milioni e milioni di tentativi effettuati ogni giorno. Altrettanti milioni potenzialmente da incassare. Una miniera dopo insomma, praticamente a costo zero.