Una scopa elettrica, in modo silenzioso, si porta via una parte discreta dei soldi destinati alle bollette. Basta una piccola accortezza per evitarlo.
In tempi come questi, bisogna fare attenzione a ogni piccola variabile in grado di far alzare i costi delle nostre utenze. Specie quella elettrica, visto che il mese di aprile potrebbe portare nuovi aumenti.
I rincari d’autunno e quelli di gennaio (pari al 55%), pare siano stati solo l’inizio. E se da una parte l’emergenza Covid sembra in flessione, dall’altra i rincari continuano a incalzare le tasche dei contribuenti. Ad aprile si prevede una nuova salita dei prezzi per quel che riguarda la corrente elettrica e, anche se l’inverno volge al termine, in previsione della primavera e poi dell’estate questa non è certo una bella notizia. Se durante l’inverno è stato il gas a fare la voce grossa, con i mesi più caldi saranno i dispositivi elettrici a gravare di più sui consumi domestici. Avviene a ogni passaggio di stagione ma, stavolta, potrebbe essere decisamente un guaio serio. La logica del risparmio è stata protagonista negli anni della pandemia ma ora toccherà farci i conti anche a lungo termine.
Si tratta di ragionare innanzitutto sulle proprie abitudini. Avendo l’accortezza, ad esempio, di staccare le spine dalle prese nel momento in cui il dispositivo non viene utilizzato. Perché, anche se spento, il consumo proseguirebbe ugualmente. L’auspicio è che le cose migliorino a breve termine, almeno sul piano militare. La cessazione del fuoco sarebbe un passo avanti fondamentale ma è pur vero che da un colpo simile l’Europa farà fatica a riprendersi. Se non altro per il mutamento inevitabile degli equilibri geopolitici. Occorrerà far fronte ai nuovi scenari innanzitutto migliorando l’efficienza e l’autonomia energetica del Paese.
E’ chiaro che in questo frangente ognuno deve fare la propria parte per cercare di ammortizzare i costi delle bollette. Anche di pochi euro. Sul fronte dell’elettricità, bisogna adeguarsi a un uso parsimonioso degli elettrodomestici. Innanzitutto lavatrice, forno e lavastoviglie, i più utilizzati dopo il frigorifero. Ve ne sono alcuni però, come la scopa elettrica, utilizzati in modo saltuario e per pochi minuti ma che incidono in buona misura sui conti finali. In questo caso non si tratta di monitorare tariffe monorarie o biorarie, quanto di ponderarne l’utilizzo in modo da non gravare troppo sul prezzo finale dell’energia. La scopa elettrica, infatti, contribuisce come non mai a incrementare i costi della bolletta. Non tanto per l’uso in sé, quanto per il suo caricatore.
Un problema al quale ovviare semplicemente con la logica. La base d’appoggio, che fa anche da caricatore, rende estremamente comodo la disposizione dell’elettrodomestico in qualsiasi luogo della casa. Il punto è che, lasciandola in questa posizione per tutto il giorno e tutta la notte, è come se la scopa elettrica fosse sempre in carica. E le bollette continuerebbero silenziosamente a salire, mescolando i rincari evitabili in mezzo a quelli dovuti alla situazione sociale. Molti potrebbero non rendersene conto ma una semplice accortezza, come posizionare l’elettrodomestico in una posizione diversa dalla base d’appoggio, potrebbe dare una spallata non indifferente ai conti di fine mese.