Una guerra può portare al momentaneo fermo del nostro conto corrente? In che modo agiscono le banche in questi casi.
Da spere subito che se ci sono dei sistemi bancari che potrebbero maggiormente risentire del conflitto Russia-Ucraina, quello italiano sarebbe addirittura al primo posto. Poco meno, ma lo è anche la Francia, seguita poi da Austria, Stati Uniti e Germania. Cosa comporterebbe ciò?
Ovviamente, ogni tipo di guerra ha una conseguenza molto grave, dopo quella della perdita di vite umane, e cioè il cambiamento dell’economia. Certamente, più devastante per i Paesi coinvolti, ma che può andare a toccare anche i sistemi bancari di altre nazioni. Ed anche lì quindi, ci sono poi le conseguenze di cui tener conto.
Cosa c’entra la guerra col nostro conto
Come si comportano le nostre banche, nei confronti della Russia? Certamente secondo gli esperti, quelle del nostro Paese rischiano meno soltanto di Raiffeisen, società austriaca e Societé Générale in Francia. E pensare che qui da noi, ci dobbiamo già preoccupare su cosa fare nel caso la Russia chiuda le vie del gas. Ad esempio, Unicredit è entrata in Russia fondendosi sul territorio con HVB. Si stima, che la banca adesso abbia nella nazione russa, due milioni di clienti privati e circa trentamila aziende con cui intrattiene rapporti finanziari.
Anche Intesa Sanpaolo, ha motivo di preoccuparsi dell’economia in territorio russo e certamente, anche altre banche italiane non saranno felici di quanto sta accadendo. Ed allora, ecco perché in molti, stanno iniziando a preoccuparsi dal punto di vista personale. E cioè immaginando che le banche per salvaguardarsi, possano iniziare a toccare i nostri conti.
Le sanzioni alla Russia, atte ad indebolirla ed a scoraggiarla per quanto riguarda la guerra in atto, sono partite da un po’. Ora, a Bruxelles si valutano tutte le possibili mosse per non esporre eccessivamente i Paesi che come Austria, Francia ed Italia su tutti, avevano molti interessi economici, proprio lì. Per ora è però quasi sicuro, che saranno proprio i sistemi bancari più vicini alla nazione di Putin, quelli che avranno le conseguenze peggiori e non è detto che proprio i correntisti non andranno ad essere colpiti. Il come però, per adesso non è ancora certo, bisognerà attendere per capire tutti gli sviluppi.