Scopriamo quando verranno corrisposti i pagamenti del mese di marzo per quanto concerne il Reddito di Cittadinanza
Sono diversi i fattori che incidono sulla data di corresponsione dell’ammortizzatore sociale volto ad aiutare le famiglie in difficoltà.
Archiviati i pagamenti del mese di febbraio, è già tempo di pensare a quelli di marzo per i percettori del Reddito di Cittadinanza. L’attesa per la prossima erogazione è alta e seppur abbia delle date più o meno precise, dipende anche da altri fattori.
In linea di massima le scadenze sono due, ovvero in base a quando viene presentata e accolta la domanda di accesso all’ammortizzatore sociale. Vediamo nel dettaglio la situazione, in modo da fornire tutte le informazioni del caso ai soggetti direttamente interessati.
Reddito di Cittadinanza: quando verrà pagata la mensilità di marzo?
Per quanto concerne le nuove istanze (o per chi ha chiesto il rinnovo dopo le prime 18 mensilità), solitamente viene accreditato a partire dal 15 di ogni mese, mentre per i vecchi percettori, la ricarica viene effettuata il 27 del mese.
A marzo però questo giorno cade di domenica, ragion per cui l’erogazione potrebbe avvenire il 28 marzo, quindi con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Da questo mese ad alcuni beneficiari del RDC sarà accreditato per la prima volta anche l’importo dell’assegno unico.
Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta di quell’indennizzo a disposizione di tutte le famiglie per ogni figlio a carico fino ai 21 anni d’età. Viene erogato dall’Inps sulla base della situazione economica del nucleo familiare di appartenenza e naturalmente dal numero di figli a carico in base ai criteri di universalità e progressività.
Dunque, non sono molte le variazioni previste per marzo 2022 per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. Se in più si aggiunge l’aggiunta dell’altro beneficio, allora il quadro diventa decisamente più roseo.
In generale però bisogna mantenere i prerequisiti richiesti onde evitare che il bonus possa decadere. Dal 2022 infatti le regole sono diventate più rigide. L’obiettivo è quello di rendere lo strumento come un vero e proprio viatico verso il lavoro e non solo come un mezzo di sostentamento.