I libretti postali tornano in auge dopo una fase non propriamente rosea. Bisogna però prestare attenzione onde evitare limitazioni o chiusure
Vediamo in quali casi si può andare in contro a conseguenze spiacevoli e le regole che bisogna tassativamente conoscere per poter operare al meglio.
Il libretto postale è sempre un buon viatico per custodire i propri risparmi. Un tempo era un mezzo sicuramente più in auge, poi ha conosciuto una flessione per via della nascita di strumenti affini creati dai competitor.
Adesso sembrano vivere una sorta di seconda giovinezza e non sembrano accusare la crisi. Attenzione però, bisogna tenere sempre alta la concentrazione per non trasgredire i dettami previsti in materia.
Dunque, non vanno assolutamente sottovalutate le comunicazioni che ci arrivano da Poste Italiane. Alle volte per eccesso di superficialità, non tutti leggono ciò che viene recapitato. Stavolta una disattenzione di questo tipo può fare la differenza. Si rischia infatti la limitazione o addirittura la chiusura del libretto.
È il caso dei cosiddetti libretti dormienti, ovvero quelli che su cui non si effettua alcun genere di movimento da oltre 10 anni. È piuttosto frequente che il titolare lo metta da parte come riserva di denaro da utilizzare per far fronte ad imprevisti ed emergenze.
In pratica si mette il proprio titolo di risparmio in un cassetto. Nulla di sbagliato o illegale, ma può finire con il farlo cadere nel dimenticatoio. Poste Italiane in questi frangenti, avvisa il cliente della chiusura ormai prossima, dopo di che, dopo qualche tempo può avvalersi della facoltà di farlo.
Se l’utente non ha letto la notifica è sostanzialmente un suo problema. L’azienda ha seguito l’iter previsto in questi casi, ragion per cui non ha nulla da rimproverarsi. Quindi, è bene non prendere la questione alla leggera.
I messaggi inviati dalle Poste vanno letti sempre e non lasciati lì come se fossero spam. In fin dei conti, basta qualche piccolo movimento per dare nuova linfa al proprio libretto postale e consentirgli di rimanere in vita. Una raccomandazione da tenere sempre bene a mente, a meno che non si voglia chiudere o cambiare strumento di risparmio.