Bonus spesa attivi nel mese di marzo 2022. Vedremo dove è possibile richiederli, qual è l’importo previsto e quali sono i requisiti di accesso.
La lotta ai rincari passa anche per il Bonus spesa dedicato alle famiglie che versano in difficoltà economica. Scopriamo come funziona in questo inizio 2022.
I Comuni italiani sono stati invitati dal Governo a fornire sostegno economico a quei nuclei familiari che faticano ad arrivare a fine mese e non riescono a soddisfare totalmente i bisogni primari. Il sostegno si traduce nel Bonus spesa, una misura gestita in modo autonomo da ogni Comune attraverso l’apertura di un bando. Il cittadino, dunque, dovrà inviare richiesta di accesso alla prestazione direttamente al Comune di residenza ma prima dovrà conoscere i requisiti da soddisfare. Saranno le singole amministrazioni a stabilire condizioni di accesso, importo e tutti i dettagli relativi all’inoltro della domanda e alla modalità di pagamento.
Bonus spesa marzo 2022, i dettagli della misura
I Bonus spesa hanno una finalità precisa, aiutare economicamente le famiglie meno abbienti. Partendo da questo presupposto, poi, ogni Comune definirà le caratteristiche della misura e le esporrà ai cittadini tramite bando. In linea generale, fino a poco tempo fa requisito necessario per ottenere l’erogazione della prestazione era la residenza nel Comune di inoltro della domanda. Alcune amministrazioni hanno cancellato tale condizioni mentre in tanti altri contesti è rimasta.
Un secondo requisito richiesto da tutte le amministrazione è la presentazione dell’ISEE. Dato che si tratta di una prestazione rivolta unicamente alla fascia debole della popolazione, per capire chi ne ha diritto e chi no si dovrà consultare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. I limiti massimi del valore ISEE, però, variano da comune a comune e si potranno conoscere solamente leggendo il bando di riferimento.
Importi della misura
Una variabile di cui si terrà conto in relazione all’erogazione della misura è il numero di componenti del nucleo familiare oltre ai requisiti presentati. I Comuni, dunque, potrebbero decidere di erogare cifre più elevate a chi ha tre figli o più figli minori a carico rispetto ad una coppia senza figli. La presenza di persone non autosufficienti o con disabilità potrebbe, poi essere una variabile presa in considerazione per stabilire la cifra spettante.
In generale, i Comuni erogano importi variabili tra i 300 e i 750 euro ma in alcuni casi si è assistito ad erogazioni superiori ai mille euro. Le cifre più basse, solitamente, sono l’opzione scelta dalle amministrazioni che decidono di versare uno stesso importo in modo tale da allargare la platea dei beneficiari. Le modalità di erogazione non sono le stesse, poi, per tutti i Comuni. La forma preferita è quella del voucher da spendere in determinati negozio naturalmente per acquistare beni di prima necessità.
Dove sono attivi i Bonus Spesa?
Attualmente, i Comuni che erogano i Bonus spesa sono quelli di Chioggia, Manfredonia e Gioia del Colle. A breve altri comuni potrebbero riattivare i bandi della misura. Di conseguenza è consigliabile controllare spesso il portale del proprio comune di residenza per non perdere un’occasione di risparmio.