Dire addio alla vecchia caldaia per sostituirla con un nuovo impianto utilizzando bonus e incentivi del Governo. Scopriamo tutte le opportunità di risparmio del 2022.
E’ il momento di conoscere le occasione di risparmio attivate dal Governo per la sostituzione della vecchia caldaia.
Cambiare la caldaia è una decisione che tante famiglie rimandano per l’ingente spesa che comporta. I costi sono elevati e spesso non è possibile affrontarli soprattutto in un periodo di rincari generali e di profonda crisi economica. Eppure alle volte un cambiamento è necessario soprattutto se l’impianto è datato e comporta alti consumi. Al riguardo è importate sapere che il Governo ha attivato bonus ed incentivi che possono essere richiesti per sostituire una vecchia caldaia. Occorre semplicemente conoscere i requisiti di accesso alle misure e il risparmio sarà garantito sia per quanto riguarda la spesa iniziale sia per l’importo in bolletta.
La normativa in vigore stabilisce che per ottenere incentivi occorrerà sostituire il vecchio impianto con nuovi sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI oppure VIII. In alternativa è possibile scegliere impianti ibridi dotati di pompa di calore integrata con caldaia a condensazione. Dovranno essere stati assemblati in fabbrica e concepiti in origine per funzionare insieme. La scelta, infine, può ricadere su nuove caldaie a condensazione di classe A senza valvole oppure sull’acquisto di stufe a pellet.
In vantaggi dei sistemi di ultima generazione si riscontrano sia in termini di sicurezza che di consumi meno elevati. Ciò significa che nel lungo tempo il costo iniziale – comunque ridotto grazie agli inventivi del Governo – sarà recuperato in bolletta. Cifre comprese tra 600 e 2 mila euro (in alcuni casi anche di 5 mila o più) potranno, dunque, essere ammortizzato grazie ad alcuni bonus.
Sostituendo la vecchia caldaia con un nuovo generatore di calore a condensazione ad aria o acqua oppure acquistando le valvole termostatiche si potrà accedere a bonus e incentivi pur non procedendo con la ristrutturazione dell’immobile di residenza. Il bonus per la sostituzione caldaia prevede, nello specifico, una detrazione fiscale a partire dal 50% fino ad arrivare al 65%.
La detrazione più elevata è legata all’installazione di impianti di termoregolazione evoluti, di impianti ibridi con pompa di calore e all’acquisto di generatori di aria calda a condensazione. La percentuale del 50%, invece, è dedicata alle spese sostenute per l’acquisto di una caldaia a condensazione di classe A senza valvole e alla sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con uno nuovo di classe A o superiore. Stesso range di detrazione anche per l’acquisto di stufe a pellet. La percentuale dipenderà dall’inserimento dell’intervento tra i lavori dell’Ecobonus oppure del Bonus Ristrutturazioni.
Per poter usufruire dei Bonus occorrerà inviare una documentazione completa per dimostrare di soddisfare i requisiti. La Scheda descrittiva dell’intervento di riqualificazione energetica dovrà essere inoltrata via web all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori. In più, ogni pagamento legato alla sostituzione della caldaia dovrà essere effettuato con mezzi di pagamenti tracciabili e le ricevute dovranno essere correttamente conservate. Infine, l’importo massimo di spesa è di 30 mila euro e la somma in detrazione verrà restituita in dieci anni.