A breve potremmo dire addio al bollo auto. Al suo posto, infatti, potrebbe arrivare una tassa per chi inquina. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
Tra i costi che maggiormente vanno ad incidere sul bilancio famigliare si annoverano senz’ombra di dubbio quelli per l’auto.
A partire dagli impegni di famiglia, passando per quelli lavorativi fino ad arrivare al tempo libero, sono tanti gli aspetti a cui dover prestare puntualmente attenzione. Allo stesso tempo sono molti i costi da dover affrontare. Ne sono un chiaro esempio quelli per l’auto, quali ad esempio carburante e assicurazione.
Tra le voci più odiate dagli automobilisti, inoltre, si annovera il bollo auto. Ebbene, proprio soffermandosi sulla tassa automobilistica interesserà sapere che a breve potremmo dire addio a questo tributo. Al suo posto, infatti, potrebbe arrivare una tassa per chi inquina. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come risaputo, in possesso di determinati requisiti, è possibile in alcuni casi evitare di pagare la tassa automobilistica. A tal proposito, ad esempio, ricordiamo che sono esonerati dal pagamento del bollo auto gli invalidi ai sensi della legge 104 e le persone diversamente abili. A proposito della tassa automobilistica, inoltre, sono in molti a sperare di poter dire addio a tale tributo che ogni anno finisce per avere un impatto non indifferente sul bilancio famigliare.
Una ipotesi che potrebbe tramutarsi in una concreta realtà, con il bollo auto che verrebbe però sostituito da un ulteriore tassa. Ma di cosa si tratta e soprattutto cosa c’è da aspettarsi? Ebbene, a tal proposito interesserà sapere che nel 2018 il deputato di Forza Italia Roberto Caon ha depositato una proposta di legge per l’abolizione del bollo auto. Allo stesso tempo ha avanzato l’idea di adottare un sistema per compensare le minori entrate. Ovvero quello di trasformare il bollo auto in un’accisa sul carburante.
Come spiegato dallo stesso Caon nel corso di un’intervista rilasciata a Today.it: “In questo modo allarghiamo la base imponibile e leghiamo il pagamento di quella quota all’uso del mezzo. Così si riduce per tutti la spesa, con famiglie che arriveranno a pagare fino al 70% in meno rispetto a quanto oggi pagano di bollo. Per qualcuno, penso al pensionato che non prende mai l’auto e che la tiene ferma parcheggiata in garage, si arriva quasi ad azzerare la spesa“.
Ma non solo, sempre come sottolineato da Caon, la trasformazione del bollo auto in un’accisa sul carburante è “in linea con le direttive europee perché così chi più inquina più paga“. Una proposta che non passa di certo inosservata e che potrebbe diventare nei prossimi anni una concreta realtà. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solamente di una proposta e ancora nulla è stato deciso in tal senso.