Dall’Asia all’America Latina: trasferirsi all’estero non è mai una scelta facile. Spesso, però, le mete più esotiche sono le più vantaggiose.
La ricerca della felicità, molte volte, percorre una strada tortuosa. A volte panoramica, altre volte pericolosa. Di sicuro, alcune esperienze vale la pena di viverle, specie quelle che richiedono un confronto con sé stessi e con l’altro.
Vivere all’estero può essere una di queste sfide. Per molti è un sogno, per altri una necessità. Per altri ancora un’opportunità che si presenta nel momento più inaspettato, magari come parte del percorso verso la costruzione della propria carriera professionale. Certo è che lasciare il proprio Paese e ricominciare una nuova vita non è per niente semplice. Integrarsi nei ritmi e nelle abitudini di un’altra Nazione è qualcosa che richiede coraggio e anche capacità di adattamento, oltre che di superare le prime e comprensibili avversità iniziali. Una volta entrati nell’ottica di dover adeguarsi a nuove regole e stili di vita, tutto il resto viene da sé. Anche se un dettaglio resta tutt’altro che marginale.
Andare all’estero è un’espressione generica. La verità, però, è che non tutti i Paesi sono uguali fra loro. Anzi, le differenze sono tali che, fra l’uno e l’altro, persino l’acquisto di un bene primario può variare in modo sensibile. Molto dipende da dove si va e da cosa si cerca. Per questo farsi un’idea del budget necessario per vivere in un Paese straniero non è un’operazione semplice. Un conto è partire per una vacanza (e già in quel contesto si notano le differenze negli stili di vita), un altro è doversi trasferire, magari ricominciare da capo e senza alcun supporto da parte di parenti e amici. E’ chiaro che la tendenza è quella di trasferirsi in Paesi più prossimi al nostro modo di vivere. Uno sguardo di più ampio respiro, per così dire “esotico”, potrebbe invece darci una mano.
Trasferirsi all’estero: i Paesi dove la vita costa meno
Scegliere di trasferirsi in una capitale europea è, molto spesso, una scelta dettata da ragioni di lavoro. Anche in questi casi, è bene fare fin da subito i conti con le necessità di adattamento a ritmi che, seppure simili, potrebbero non coincidere quasi per nulla con le nostre abitudini. Le differenze principali viaggiano sui binari del costo della vita: dai beni e i servizi fino agli affitti, per poi passare all’indice dei prezzi dei generi alimentari e al potere d’acquisto locale. In pratica, tutti gli ingredienti che compongono il tenore di vita di una cittadinanza. Se non si considerando altri fattori, in questo particolare ranking svetterebbero Paesi meno battuti, come la Macedonia, l’India e l’Egitto, addirittura il Bangladesh.
Vivere all’estero: il Centro America
Chiaramente, nel calderone va buttato anche il discorso sulla stabilità politica e monetaria dei Governi. Sono gli ingredienti che permettono di bilanciare al meglio gli indici di vita con la relativa sicurezza dei propri investimenti. I dati incrociati, in questo senso, premiano diversi Paesi dell’America centro-settentrionale. A Panama, per esempio, regna il dollaro americano come valuta, l’inglese è parlato fluentemente e l’ingresso di stranieri è incoraggiato con agevolazioni fiscali e visti semplificati. Le infrastrutture sono di buona qualità, garantire da un governo stabile e da investimenti mirati. Bene anche la Costa Rica, che mette a disposizione un mix fra clima, svago e qualità della vita accessibile anche a redditi che, in Europa, sarebbero bassi. A un single, ad esempio, basterebbe un budget mensile di 1.585-2.960 dollari. A una famiglia di 2.500. Anche il Messico dà buone garanzie. Qui il budget mensile, secondo International Living, può anche non superare i 3 mila dollari a coppia.
Sudamerica
Spazio anche ai Paesi sudamericani. L’Ecuador, ad esempio, consente di vivere spendendo mediamente 1.200 dollari al mese se da soli, mentre alle coppie ne basterebbero circa 400 in più. Costi solo di poco superiori per la Colombia (1.200-1.600 dollari al mese), mentre il Perù concede una vita agiata (sempre secondo il magazine International Living) con circa 1.000 euro al mese (solo l’allaccio dell’acqua è garantito a 10 dollari al mese, mentre l’elettricità non supera i 60).
Sud-Est Asiatico ed Europa
Per chi cerca il vero esotico, forse potrebbe dar fiducia ad alcuni Paesi del Sud-Est Asiatico. In Malesia, ad esempio, si parla un’ottimo inglese (frutto del passato coloniale) e il trasporto pubblico è estremamente economico. Inoltre, il costo medio della vita non supera i 1.000 dollari al mese. Anche in Thailandia vita e lavoro rasentano livelli economici. Una vita con tutti i confort viene indicata come fattibile con appena 1.000 euro mensili. Chiudono la top 10 le uniche due europee. Il Portogallo viene scelto da molti per trascorrere la pensione, considerando che il costo medio della vita è un terzo di quello degli Stati Uniti. La Spagna, invece, offre una commistione di fattori rara in Europa. Qualità della vita elevata, accoglienza e sistema sanitario al top. Buon cibo e cultura variopinta chiudono il quadro: un single potrebbe viverci con 2 mila dollari al mese.