Cosa dice il Codice del consumo per quanto concerne la tutela del consumatore e la durata della garanzia quando si richiede solo lo scontrino
Spesso anche per pigrizia non si richiede la fattura, ma ciò non significa che non si possano far valere i propri diritti qualora dovessero insorgere dei problemi.
Quando si acquista un prodotto presso un negozio fisico o online si ha diritto ad una serie di tutele piuttosto importanti. Una in particolare da tenere sempre a mente è quella relativa alla garanzia, che può aiutare a risolvere eventuali problematiche in seguito all’affare.
Bisogna però distinguere i casi in cui si compra qualcosa per fini personali o familiari o quando lo si fa esigenze lavorative. In quest’ultimo frangente si applicano le normative previste dal codice civile. La prima dinamica invece rientra a tutti gli effetti nel Codice del Consumo.
Cambiare merce senza scontrino: tutti i casi in cui NON puoi farlo
Focalizzandoci su questo aspetto, vediamo cosa prevedono le disposizioni in materia per chi effettua l’acquisto di un bene ricevendo solamente lo scontrino. Qualora si riscontrino difetti di fabbrica e si ha quindi la necessità di dover cambiare la merce, è bene sapere che lo scontrino dà diritto a due anni di garanzia.
Si tratta di un aspetto incontrovertibile che non può essere modulato nemmeno con un accordo tra le parti. L’unica eccezione riguarda la possibile estensione che avviene nel caso in cui il cliente decida di pagare un sovrapprezzo.
Diverso il discorso per quanto concerne la fattura, che prevede la garanzia di un anno, salvo eventuali estensioni riconosciute dal venditore. Una prassi che come è ben facile ipotizzare, prevede un ulteriore pagamento.
Scontrino: cosa succede al cliente che non lo ha ricevuto?
Altro punto da analizzare è che la garanzia inizia a decorrere dal giorno della consegna dell’oggetto e non da quello del pagamento. Spesso però le due cose coincidono e quindi non insorgono problemi di questo tipo.
La garanzia al contrario di quanto si pensa comunemente si può far valere anche senza disporre materialmente dello scontrino. Basta una prova che attesti l’acquisto, come ad esempio l’estratto conto della carta di credito o del bancomat.