IMU, previsioni nere per i proprietari di immobili. Scatteranno gli aumenti per le abitazioni inutilizzate o incompiute. Scendiamo nei dettagli.
La rigenerazione urbana è al centro del dibattito politico. Il centrodestra ha preso le sue decisioni, l’unanimità sul provvedimento è lontana; cosa dovranno aspettarsi i proprietari di immobili?
Il 2022 non smette di stupire – negativamente – in termini di rincari. Le bollette alle stelle, il costo del carburante a livelli eclatanti, il prezzo delle materie prime che continua ad aumentare ed ora anche l’ipotesi di un aumento dell’IMU. Si stima un incremento dello 0,2% che interesserà i proprietari di immobili inutilizzati da oltre 5 anni e che contribuirà a dare un’ulteriore batosta a tanti cittadini. E’ il Disegno di Legge sulla rigenerazione urbana ad introdurre il nuovo aumento della tassa. Per ora si tratta di una possibilità dato che il DL è al vaglio della Commissione Ambiente del Senato. Ma è importante conoscere i termini della normativa per non farsi trovare impreparati dinanzi al cambiamento.
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L’ottava comma dell’articolo undici del Decreto sulla rigenerazione urbana stabilisce che per poter riutilizzare il patrimonio immobiliare non utilizzato o incompiuto da più di cinque anni e metterlo in sicurezza gli enti locali potrebbero decidere di aumentare progressivamente le aliquote IMU. La stessa possibilità è lasciata alle Regioni che possono optare per un innalzamento delle aliquote addizionali con riferimento all’imposta sui redditi dei cittadini.
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Il provvedimento, dunque, introdurrebbe nuovi aumenti in un momento in cui i contribuenti si trovano già in difficoltà nel dover affrontare tanti rincari in una sola volta. In più, andrebbe ad incidere negativamente sul mercato immobiliare e su tutta la rete che vi ruota attorno. Per questo motivo non tutti i partiti sono a favore del provvedimento.
Le divergenze tra i partiti politici si sono fatte sentire anche in relazione al provvedimento di rigenerazione urbana. Il centrodestra non vuole che l’IMU aumenti e di conseguenza tenterà di ostacolare l’approvazione del provvedimento. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, dunque, interverranno in Parlamento per impedire che la tassa subisca un innalzamento dell’aliquota. La motivazione data all’opposizione è il desiderio di evitare un ulteriore aggravio sugli immobili, la maggiore fonte di investimento per gli italiani.
Niente aumento dell’IMU per il centrodestra, dunque, ma il sostegno a Draghi non è messo in discussione. In attesa dell’inizio della discussione, Giorgia Meloni ha preparato due emendamenti da proporre. Il primo ha l’obiettivo di eliminare dal provvedimento il comma 8 in modo tale da salvare parte della Legge. Il secondo, più flessibile è volto ad innalzare fino a venti anni il lasso di tempo previsto per considerare un immobile inutilizzato o incompiuto.