La mancata conoscenza del proprio gestore gas e luce quando ci si trasferisce in una nuova casa non è un’ipotesi così strana. Come ovviare per evitare grattacapi futuri
Alle volte i vecchi inquilini non forniscono le informazioni adeguati e ciò comporta l’impossibilità di effettuare la voltura e nel caso di cambiare fornitore.
Ritrovarsi nella situazione di non sapere qual è il proprio gestore di luce e gas può provocare enormi disagi nel lungo periodo. Solitamente ciò accade quando ci si trasferisce in una nuova casa e l’ex inquilino va via senza fornire le informazioni caso diventando poi irreperibile.
A ciò bisogna aggiungere la mancanza delle ultime bollette (e dei codici POD E PDR) e l’impossibilità di ricevere quelle successive. In questo modo si rimane praticamente con le mani legate e non si può procedere con la voltura, operazione necessaria per effettuare il cambio nominativo ed eventualmente quello del gestore.
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Una soluzione per venire a capo della questione esiste o meglio ce ne sono due, che purtroppo non sono molto conosciute. Questa guida ha il chiaro intento di portarle alla luce per evitare che le persone possano trovarsi a vivere i disagi derivanti da tutto ciò.
In pratica per venire a conoscenza dei propri gestori di luce e gas bisogna rivolgersi o al “distributore locale” (che è anche il proprietario del contatore) o allo “sportello del consumatore”. Quindi nel primo caso dopo essersi accertati su quello operante nel proprio comune, si può procedere inviando un fax con scritto ciò di cui si ha bisogno ed entro 30 giorni viene svelato il nome del fornitore.
Nel secondo la prassi è un po’ più articolata e prevede un modulo da compilare e poi da inviare nuovamente allo sportello consumatore. Esistono varie modalità tra qui quella sull’apposito portale online (previa registrazione), via email o via fax.
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Al modulo vanno allegati anche il contratto di locazione registrato o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, copia del documento d’identità valido ed eventuale delega se la richiesta non venga effettuata dal diretto interessato.
Se il tutto è stato redatto in maniera corretta, entro 10 giorni arriva la risposta dallo sportello del consumatore, che a quel punto comunica il tanto sospirato nome del gestore.