Non c’è nessun divieto esplicito all’utilizzo della card del Reddito per pagare vitto e alloggio per le vacanze. L’unico “limite” è che siano in Italia.
Il beneficio del Reddito di Cittadinanza viene concesso a quelle famiglie in oggettive condizioni di difficoltà economica. E, con l’ultima Manovra, si è deciso di stringere ancora di più la vite.
L’obiettivo del Governo è sfruttare il Reddito per rimpolpare il tessuto occupazionale, trasformando i sussidi in altrettanti posti di lavoro. Una mission non da poco, che l’esecutivo ha intenzione di incentivare tramite il rafforzamento del filo diretto con i Centri per l’impiego e limitando al massimo i potenziali dubbi di un beneficiario chiamato al lavoro. Al primo rifiuto, infatti, l’importo dell’indennità verrà dimezzata, mentre al secondo del tutto revocata. Una strategia precisa per disincentivare il ricorso ai sussidi e immettere nuovamente manodopera fresca nell’ambito lavorativo. Chiaro, tutto dovrà funzionare al millimetro affinché l’operazione riesca. Nel frattempo, i beneficiari continueranno a percepire come sempre l’indennità.
Questo significa che la somma ricevuta non potrà essere utilizzata per spese superflue ma solo per quelle necessarie. Il Reddito di Cittadinanza viene mensilmente ricaricato su una card apposita e, successivamente, l’importo ottenuto potrà essere speso seguendo prerogative precise, fissate dalla Legge che ne regola l’utilizzo. Ad esempio, sarà possibile eseguire un bonifico mensile per il pagamento della rata di affitto o del mutuo, pagare le bollette delle utenze domestiche e servizi essenziali, come le mense scolastiche. Possibile anche prelevare, fino a un massimo mensile di 100 euro, valido anche a fronte di più prelievi.
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Reddito di Cittadinanza e vacanze: cosa c’è da sapere
Pochissime le deroghe. I bonifici, come detto, sono limitati a uno. E’ possibile però effettuare degli acquisti di generi di consumo e servizi (ad esempio la spesa alimentare), tenendo a mente però le eccezioni disposte dalla legge medesima. E’ chiaro che chi percepisce un sussidio simile versi in condizioni di precaria stabilità economica. Difficoltà che, già di per sé, renderebbero difficili delle spese che non siano essenzialmente quelle primarie. Per questo chiedersi se il Reddito possa essere usato per pagarsi le vacanze estive stona abbastanza col contesto che anima tale sussidio. Considerando peraltro l’importo tutto sommato ridotto del RdC, le vacanze sarebbero minime in caso. Tuttavia, bisogna sempre attenersi a ciò che dice la normativa.
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Nel caso specifico, nel testo che regola l’uso del RdC si fa riferimento a delle limitazioni, senza tuttavia inquadrare il termine “vacanze” o simili nell’ambito dei divieti. La Legge, infatti, prevede un argine ben preciso alle spese ma solo per i beni e i servizi indicati nell’elenco degli acquisti vietati. Si tratta, ad esempio, di articoli di gioielleria e pellicceria, ma anche di servizi per adulti, armi e servizi finanziari e/o creditizi. In sostanza, tutto ciò che è considerato superfluo al fine della sussistenza e, per inciso, al di fuori del budget di un reddito che beneficia di un sussidio diretto. Nessun riferimento alle vacanze, né a eventuali divieti di utilizzo per pagare il soggiorno e il vitto in luoghi di villeggiatura. L’unico limite posto è relativo ai luoghi: la carta del RdC non potrà essere utilizzata all’estero. Quindi vacanze sì ma solo in Italia. E non è poco.