I tempi per le multe over 50 no vax potrebbero essere più lunghi del previsto. Scopriamo insieme quando dovrebbero essere inviate
Circa 1,6 milioni di italiani al di sopra dei 50 anni ad oggi non si sono sottoposti all’intero ciclo vaccinale. Ecco qual è lo scenario che si prospetta per loro.
L’obbligo vaccinale per le persone al di sopra dei 50 anni è ormai entrato in vigore da un po’ di tempo. Adesso l’attesa è tutta per le multe previste (100 euro una tantum) per chi nonostante la nuova disposizione, continua a non adeguarsi.
Il meccanismo sanzionatorio però non sembra essere partito a dovere, anzi si prevedono tempi lunghi prima che le contravvenzioni siano recapitate ai trasgressori. Allo stato attuale la probabilità che si vada oltre il 31 marzo 2022 (giorno in cui terminerà lo stato di emergenza) è abbastanza alta.
Vaccini, obbligo per gli over 50: ma le multe arriveranno davvero?
Il compito di inviarle spetta all’Agenzia delle Entrate lato riscossione con una sorta di cartella esattoriale. I nominativi dei soggetti da sanzionare sono ottenuti dagli elenchi del Ministero della Salute ottenuti incrociando i dati dei residenti in Italia con quelli delle anagrafi vaccinali regionali e provinciali.
Stando alle stime effettuate da Sogei (azienda informatica che collabora con il ministero dell’Economia e il Fisco) finora sono ricompresi nella categoria dei over 50 no vax circa 1,6 milioni di italiani.
Per rintracciarli tutti è stato utilizzato il sistema della tessera sanitaria a cui sono associati alcuni dati sensibili del cittadino, su tutti il codice fiscale. Manca però l’invio della lista all’Agenzia delle Entrate, che allo stato attuale non può svolgere il suo ruolo. Serve infatti il benestare del Garante della Privacy per innescare il processo. Solo quando arriverà si potrà girare l’elenco all’ADE tramite un’ordinanza o un dpcm.
Obbligo vaccinale over 50: lo spettro del Fisco inizia a materializzarsi
Quindi provando ad azzardare delle previsioni, considerando che le pratiche di cui sopra vengano risolte in tempi brevissimi, le prime multe non arriverebbero prima di aprile o maggio. Insomma, piuttosto tardi se si considera che la fase critica e le relative restrizioni dovrebbero essere già un lontano ricordo.