Chi ha debiti con il Fisco ha un’ultima possibilità per regolarizzare la propria posizione. Vediamo qual è e quando scade.
L’emendamento Milleproroghe regala ai cittadini in debito con il Fisco la possibilità di risolvere la questione delle cartelle esattoriali entro il 30 aprile 2022.
Oggi, 21 febbraio, si deciderà il futuro dei debitori. Il Decreto Milleproroghe attende il voto di fiducia per poter cominciare ad attivare gli emendamenti previsti tra cui la rateizzazione del pagamento delle cartelle esattoriali. La dilazione dei versamenti sarebbe un aiuto considerevole per i cittadini in debito con il Fisco. Ricordiamo che durante i due anni di pandemia i termini di pagamento sono stati congelati. Lo scorso anno, poi, nuovi provvedimenti hanno consentito ai debitori di chiedere la dilazione dei pagamenti entro il 31 dicembre 2021. Dato il prorogarsi dello stato di emergenza e delle difficoltà economiche della nostra nazione, il Governo ha pensato di inserire una nuova scadenza per l’inoltro della domanda di rateizzazione.
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Nel Decreto Milleproroghe è inserito un provvedimento che stabilisce come scadenza dell’inoltro della domanda di rateizzazione delle cartelle esattoriali il 30 aprile 2022. Attenzione, però, la misura avrà delle caratteristiche differenti rispetto all’anno passato. In primo luogo verranno accorciati i termini della decadenza. Non sarà più di dieci rate non versate bensì di cinque rate. Ciò significa che dopo il mancato versamento di cinque rate si perderebbe il beneficio.
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Altra novità del Decreto Milleproroghe riguarda i prestiti per professionisti, esercenti e imprese. Il termine dei rimborsi potrà essere allungato di sei mesi previo accordo tra le parti contraenti.
Il cittadino che ha debiti con il Fisco da versare potrà richiedere la rateizzazione del pagamento delle cartelle esattoriali entro il 30 aprile 2022. Come deve procedere? L’iter varia in base all’importo da restituire. Se la somma rientra nei 60 mila euro è possibile inoltrare la domanda direttamente online accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate ed entrando nella sezione “Rateizza Adesso” presente nell’Area personale (a cui si accede tramite identità digitale). In alternativa è possibile compilare il modello R1 per poi inviarlo tramite PEC ad uno degli indirizzi indicati all’interno del modello. L’importo potrà essere restituito con una dilazione massima di 72 rate ossia sei anni.
Per importi superiori a 60 mila euro, invece, occorrerà presentare la domanda unicamente tramite Pec includendo l’ISEE che attesti la momentanea difficoltà economica nel corrispondere l’intera somma. Anche in questo caso il numero massimo di rate sarà 72.