Alcune categorie di cittadini potrebbero perdere il Reddito di Cittadinanza perché sprovviste dei requisiti fondamentali ai fini dell’erogazione dello stesso
Il caso in questione riguarda una parte di stranieri che vengono a cercare fortuna in Italia. A tal proposito, ecco due importanti e recenti sentenze della Corte di Cassazione.
Il Reddito di Cittadinanza sta aiutando molti italiani a sopperire alla mancanza di un lavoro stabile. Tra questi sono ricompresi anche coloro che seppur non siano nati in Italia, ci vivono in maniera piuttosto stabile da diverso tempo.
Anche loro, che ormai sono cittadini del Bel Paese a tutti gli effetti, al pari dei nativi possono usufruire dell’ammortizzatore sociale più ambito degli ultimi anni. Eppure ci sono dei casi spinosi ed intricati che meritano delle considerazioni differenti e che soprattutto prevedono l’esclusione dal beneficio.
Reddito di cittadinanza pronto a svanire nel nulla: il valore di una scommessa
In pratica alcuni stranieri non hanno diritto al Reddito di Cittadinanza e al Reddito di inclusione (misura di contrasto alla povertà), che è bene rammentare non sono compatibili tra di loro.
A ribadirlo sono state due sentenze della Corte Costituzionale. Nella fattispecie la numero 19 del 25 gennaio 2022 e la numero 34 del 17 febbraio 2022. Secondo quanto stabilito dai giudici della Corte è legittima la norma che esclude dai sussidi sopracitati gli stranieri che non siano titolari di un permesso di soggiorno per lunghi periodi.
Non essendo misure di tipo assistenziale, ma volte a consentire l’ingresso nel mercato del lavoro alle persone che non riescono a trovarlo, la Corte di Cassazione ha considerato opportuno stoppare il RDC e il REI per coloro che non vivono stabilmente in Italia.
Reddito di cittadinanza e vincita al gioco: ecco cosa può succedere
Il discorso ovviamente non include coloro che soggiornano nel territorio nazionale da diverso tempo. La stabilità è un requisito fondamentale visto che la misura ha come primo obiettivo quello di abbassare la percentuale strutturale di disoccupazione in Italia.
I due strumenti in questi comportano il dovere per il beneficiario di lavorare quando viene chiamato. Se dopo poco tempo va via dal territorio italiano, questa condizione verrebbe meno e le eventuali somme erogate in precedenza sarebbero a tutti gli effetti delle prestazioni assistenzialiste.