Nel tempo si sono trasformati in una vera e propria azienda. La privatizzazione ha cambiato il volto di Poste Italiane. Scopriamo come.
Poste Italiane, come molti sapranno, da alcuni anni è diventata una vera e propria azienda. Stiamo parlando di un gruppo cresciuto non poco grazie a quel percorso di privatizzazione che le ha permesso decisamente di cambiare volto. Poste Italiane da alcuni mesi ha rinnovato ancora di più il suo impatto nel mondo del lavoro e punta, senza mezzi termini, a raggiungere la cifra di 25mila assunzioni entro il 2024.
Alla base del piano industriale del gruppo c’è senza dubbio un indispensabile ricambio generazionale. Volti giovani e soggetti rampanti, che portano in dote la freschezza della gioventù e l’entusiasmo per rinnovare costantemente l’immagine di Poste Italiane.
E naturalmente persone qualificate in grado di offrire, di fatto, nuove solide risorse, dal momento che gli inserimenti professionali prevedono di puntare molto spesso anche su soggetti con titoli di studio che non possono fare altro che arricchire l’azienda.
Sarà importante capire e conoscere, in questo articolo, tutte le informazioni che riguardano i nuovi posti di lavoro alla base della strategia di Poste Italiane. Comprenderemo insieme gli incarichi che l’azienda ricerca e anche le modalità per offrire nel migliore dei modi la propria candidatura.
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Nuovo piano strategico di Poste Italiane
Nel mese di marzo dello scorso anno, le parole del Ceo di Poste Italiane, Matteo Del Fante, nel presentare il planning di “Sustain & Innovate 2024”, ha messo senza alcun dubbio in luce quelle che sono le caratteristiche del piano strategico dell’azienda.
Oltre tutto siamo di fronte a un progetto ambizioso, a un piano di crescita concreto che mira a ottenere obiettivi ben più solidi e importanti del piano industriale precedente, il Deliver 22.
Naturalmente, qualsiasi azienda, e anche Poste Italiane non è da meno, non potrebbero mai sconfessare quanto fatto in passato. Per tanto il nuovo piano di crescita, con i relativi dettagli, non può prescindere dai positivi risultati ottenuti in precedenza.
Ovviamente, qualsiasi gruppo deve pensare che la base per una nuova partenza, con il traguardo di migliorarsi, è quella della politica degli investimenti mirati e intelligenti. Tutto questo allo scopo di sviluppare quelli che sono tutti i settori del business che ruotano intorno a Poste Italiane.
Far crescere i ricavi e dimensionare i costi non è semplice: ma Poste Italiane intende riuscirsi e ha bene a mente che le sezioni Corrispondenza, Pacchi e Pagamenti sono quelle più vicini al pubblico medio e necessitano di indispensabile cura e attenzione.
Poi ci sono i percorsi finanziari e assicurativi, che rappresentano la solidità del volto più recente di Poste Italiane.
E non possiamo non citare i nuovi prodotti, che portano Poste Italiane sempre di più nelle nostre case. E quindi ci riferiamo ad esempio alla connessione a banda larga.
L’obiettivo è chiaro: trasformare Poste Italiane in un’azienda modello e inoltre con l’ingresso nel settore dell’energia, si abbraccia in modo esponenziale il concetto della sostenibilità.
Poste Italiane azienda a emissioni zero entro il 2030? Certo che è un obiettivo ambizioso ampiamente alla portata.
Poste Italiane: prospettive occupazionali
I contenuti dei traguardi da raggiungere sono importanti e aprono la strada ad un piano di assunzioni di non poco conto. Del resto i manager di Poste Italiane hanno compreso che per ottenere determinati obiettivi, servono da una parte la forza delle idee, quelle che si possono concretizzare e che permettono un positivo equilibrio tra investimenti di risorse e potenziali ricavi, dal momento che l’economia attuale non consente, a nessun livello, salti nel vuoto. Dall’altra per mettere in pratica tutto questo occorrono inevitabilmente le nuove mirate assunzioni.
E Poste Italiane prevede di inserire ben 25mila nuove figure, prospettiva non da poco, entro il 2024. Il Piano si chiama “Sustain&Innovate”, e prevede il rinnovamento del 25% della forza lavoro.
Inevitabile, in questi casi, per un’azienda che guarda al futuro, pensare all’inserimento di tanti giovani nuovi professionisti, in tutti i propri settori nevralgici.
Non si può quindi non parlare di turnover, con l’inevitabile pensionamento di chi ha offerto tanto in termini di impegno e fedeltà per far posto alle nuove leve.
Lo scorso anno Poste Italiane ricorda che sono stati ben 3400 i nuovi inserimenti. Il nuovo piano adesso prevede che dovranno essere molte di più le risorse umane da inserire in tutti i settori nevralgici, offrendo ai giovani la solidità di un contratto a tempo indeterminato. Tutto questo con l’obiettivo di sentirsi da subito parte della grande famiglia di Poste Italiane.
Poste Italiane guarda al futuro: figure richieste
Le nuove assunzioni in Poste Italiane riguarderanno diversi profili. Il programma assunzionale punterà al reclutamento di nuove figure per potenziare la rete degli uffici postali, tramite l’assunzione di consulenti finanziari, e all’inserimento di addetti per i settori recapito e smistamento, tra cui portalettere, e per le aree finance, assicurazioni e energia.
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Tra le figure di maggior interesse per il Gruppo ci sono proprio i consulenti finanziari che, da qui al 2024, passeranno dagli attuali 8 mila a 10 mila, con un incremento di 2 mila unità.
Per assumere queste figure Poste seguirà due canali: selezione di risorse estere e valorizzazione di risorse interne tramite appositi percorsi. Grazie ai nuovi inserimenti si potrà quindi raggiungere il rinnovo del 25% dei lavoratori previsto da piano.