Lavorare nel marketing può riservare grandi soddisfazioni, a patto di specializzarsi e impegnarsi con passione. La guida alle professioni e agli stipendi.
Marketing: un’ottima scelta per le prospettive di carriera e di guadagno, tuttavia occorre possedere una serie competenze ed attitudini per riuscire ad emergere.
Il settore del marketing è oggi più che mai in grado di attirare l’attenzione dei giovani che si affacciano sul mondo del lavoro, alla ricerca di una professione solida, remunerativa e tale da consentire di programmare il proprio futuro con tranquillità.
Si tratta in effetti di un’area che offre sempre nuove chance di inserimento, e sulla quale sono applicate innovazioni continue. Giornalmente offre opportunità lavorative a tutti gli interessati e, peraltro, non è un mistero che i professionisti di questo ambito sono sempre molto ricercati all’interno delle aziende. Essi infatti svolgono mansioni fondamentali per il successo e il profitto imprenditoriale.
Ma attenzione: tutti coloro che intendono lavorare nel marketing, debbono aver sviluppato un consistente background professionale, che collega competenze specifiche del settore ad altre più elastiche e trasversali. Questo bagaglio si rivelerà di cruciale importanza al fine di affrontare efficacemente le varie sfide e responsabilità che il settore del marketing impone a chi lavora nell’ambito.
Quando si prendono in considerazione le opportunità di lavoro nel marketing, solitamente si è portati a pensare soltanto alle grandi aziende. Ma d’altronde, dal settore alimentare a quello dell’abbigliamento, sono moltissimi i brand che hanno riscosso successo a livello mondiale conquistando il grande pubblico, proprio grazie ad un marketing di qualità.
Di seguito intendiamo focalizzarci sui percorsi per lavorare nel marketing, sui punti di forza da possedere e sui titoli di studio. Chiariremo altresì quali sono le prospettive di guadagno nel settore, anche in considerazione del fatto che oggi è molto gettonato.
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Prima di porre l’attenzione sulle strade da percorrere per lavorare nel settore e sui requisiti da avere, appare opportuno fare qualche precisazione sul concetto di marketing, onde sgomberare il campo da possibili dubbi.
Con il termine “marketing” si intende l’insieme di attività messe in atto da un’azienda o un’organizzazione per cogliere un certo obiettivo. Grazie al marketing, è possibile individuare e soddisfare i bisogni e i desideri delle persone e dei mercati.
Ebbene, vero è che il marketing management è una funzione di primario rilievo in ambito aziendale, che comporta di adottare decisioni strategicamente ed operativamente complesse e delicate.
In linea generale si può affermare che il ruolo e le funzioni degli addetti di questo settore implicano varie possibili mansioni: dal compito di incrementare la diffusione del prodotto a quello di gestire l’immagine e l’identità del brand. Ma un addetto marketing si occupa altresì di gestire relazioni strategiche, partnership e Pubbliche Relazioni.
Per colui che lavora nell’ambito è assolutamente ordinario pianificare campagne e strategie promozionali, coordinandole con le attività di vendita.
Il marketing è da sempre uno dei settori più gettonati tra i neolaureati e non è difficile individuarne il motivo. Oggi tante opportunità lavorative hanno a che fare con il marketing, e spesso sono pubblicate da aziende di prestigio. Perciò si tratta sicuramente di un settore che può riservare soddisfazioni a livello di carriera e a livello di compensi.
Lo abbiamo accennato: lavorare nel marketing significa occuparsi di identificare i bisogni, le necessità, i desideri e le preferenze dei clienti. Ciò è il perno attorno cui ruotano le azioni di marketing. Le analisi e ricerche di mercato servono appunto a capire chi cerca cosa in un certo momento e in un certo luogo.
Gli specialisti di marketing sono essenziali ed hanno un ruolo strategico in tutte le aziende – specialmente in quelle di grandi dimensioni – in quanto si occupano altresì della creazione di valore intorno all’azienda, al marchio o al prodotto / servizio.
Inoltre, questi professionisti hanno il ruolo di definire la strategia da adottare per creare una relazione efficace tra azienda e consumatore e influenzarne il comportamento. L’obiettivo può essere sia di vendita (quantitativo), che di immagine (qualitativo).
Anzi, il marketing è soprattutto strategia, e sfrutta le tipiche leve del cd. marketing mix, ossia prodotto, prezzo, posto e promozione.
Venendo al lato pratico, le mansioni affidate a quello che è definito un marketing manager sono molto varie: dall’analisi del mercato alla suddivisione della clientela, dal brand management al packaging, dalle politiche di pricing alla gestione dei canali di distribuzione fino a giungere a tutte le attività mirate a promuovere, pubblicizzare e far conoscere l’azienda o un certo prodotto o servizio. Proprio la conoscenza del prodotto è decisiva per il profitto aziendale: occorre una efficace comunicazione aziendale o di brand, ossia un complesso di attività con le quali un’azienda o un marchio si presentano al mercato e si fanno conoscere dai potenziali clienti. Pensiamo alle pubbliche relazioni, agli eventi promozionali, alla pubblicità. D’altronde non di rado si parla congiuntamente di marketing e comunicazione.
Come si può ben notare, il marketing è un’attività che segue principi ben definiti e regole consolidate: perciò per lavorare nell’ambito occorre impegnarsi e studiare.
Tutti coloro che intendono lavorare nel marketing debbono sapere che la loro attenzione va focalizzata sulle richieste dei consumatori, verso prodotti e servizi di vario genere, sviluppando strategie tali da condurre ad un profitto diretto per l’azienda presso cui si lavora. In altre parole, l’azienda deve realizzare ciò che la clientela chiede e colui che si occupa di marketing deve assicurare che ciò si verifichi in concreto.
L’addetto marketing ha tra gli obiettivi quello di aumentare le vendite, ma per coglierlo è necessario compiere ricerche di mercato; migliorare il design del prodotto; studiare le tecniche di distribuzione e il posizionamento; definire i prezzi e dare luogo all’attività di promozione.
Colui che vuole lavorare nel marketing, dovrà dunque contribuire alla cura dell’estetica in modo da fare la differenza rispetto ai competitor, ma altresì dovrà contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti. Richieste anche attività di pubbliche relazioni e l’elaborazione di campagne pubblicitarie per la televisione, per i giornali e, più in generale, per i media. In fatto di marketing, dunque, nulla è lasciato al caso.
In concreto, lavorare nel marketing impone di raggiungere tutta una serie di obiettivi pratici, che fanno parte della tipica giornata di lavoro dell’addetto a questo settore. Tra questi obiettivi, ad es. quello di convincere il pubblico a sottoscrivere un’assicurazione per l’automobile, a seguire un’alimentazione più sana o ad abbassare i consumi di energia.
Ma altre possibili applicazioni del marketing sono quelle legate alle promozioni B2B (vale a dire business to business), mirate ad esempio a vendere attrezzature industriali. Molto rilevante e diffuso è oggi anche il cd. direct marketing via telefono, via posta elettronica, siti web e TV.
Per completezza, ricordiamo brevemente che il direct marketing è un mezzo di comunicazione di marketing che mira ad un’interazione immediata, interattiva e personalizzata con ciascun cliente, consentendo di conseguire risposte che possono essere valutate e misurate in modo immediato.
Parlare di come lavorare nel marketing e del perché farlo, impone di sottolineare i principali aspetti positivi, legati a quest’attività. La sintesi:
Il marketing è una materia molto articolata e ricca di sotto-aree. Perciò non stupisce che tra i vantaggi di lavorare nel marketing vi sia anche l’opportunità di specializzarsi in un certo settore o di allargare la propria attività a nuovi ambiti. In pratica, per fare un esempio, chi lavora nel marketing potrà scegliere di focalizzarsi sulle attività di ricerca, oppure spaziare dalla pubblicità alle pubbliche relazioni.
Da notare che sono moltissime le opportunità di carriera interna che consentiranno di assumersi maggiori responsabilità, ma anche di avere compensi più alti. Laddove si rivestano ruoli di notevole responsabilità in grandi aziende, sarà assolutamente normale gestire un team numeroso e non limitarsi agli adempimenti inclusi nell’orario di ufficio. In breve: un lavoro tanto impegnativo quanto ricco di soddisfazioni e che ben si abbina a chi ha doti di leadership.
Le posizioni di chi lavora nel marketing sono assai differenti le une dalle altre e consentono di coltivare le proprie ambizioni. E chi ha una solida formazione, può certamente mirare ad occupare ruoli come quello di Direttore Marketing. In ogni caso, è ben chiaro che in base alle proprie aspirazioni, sia che ci si voglia occupare di ricerche di mercato, sia che si voglia lavorare nella gestione del marketing, questo articolato settore offrirà opportunità in numero elevato.
Molto interessante è il fatto che nella maggioranza dei casi, l’impiego offerto ai candidati a lavorare nel marketing non ha limiti di tempo. E’ proprio vero: le aziende che cercano figure da inserire nell’area marketing, hanno bisogno di persone con cui costruire un rapporto di fiducia nel corso del tempo, in modo che gli addetti diventino figure chiave per il profitto aziendale. Ciò non stupisce: in una società dominata dai media e da un consumo sempre più intenso, creativi ed esperti di marketing hanno davanti una strada certamente impegnativa, ma di possibile o probabile successo.
Chiaro che per inserirsi in un settore così ricco di sfaccettature e per sua natura portato ad andare di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie e del mondo digitale, non ci si può improvvisare. Occorre sviluppare una serie di competenze che servono a lavorare nell’ambito.
Oggigiorno per aumentare sensibilmente le proprie possibilità di lavorare nel marketing, è caldamente consigliato svolgere degli studi universitari. Anzi, si può certamente affermare che il diploma di laurea è il livello di studi minimo per molti ruoli nel settore del marketing.
In particolare, i corsi di studi in economia, management, strategia e comunicazione d’impresa sono quelli che generalmente preparano meglio ad una carriera nel marketing, o che comunque danno tutte le basi necessarie per inserirsi poi nel contesto di riferimento.
Dopo gli studi universitari, può essere un’ottima scelta quella verso un master in marketing, specialmente se si coltivano ambizioni di una carriera di prestigio. Ebbene, i master in marketing servono a sviluppare un bagaglio di competenze versatili e ad affinare quanto imparato in ateneo. Insomma, non vi sono dubbi: per essere competitivi in un settore professionale che include molti ruoli e compiti – in cui in tanti vogliono emergere – la specializzazione fa la differenza.
In buona sostanza, proseguire gli studi per estendere le proprie competenze o focalizzarle su un settore più specifico – pensiamo ad ambiti molto in voga come il digital marketing, il marketing strategico o il brand marketing – è uno step fondamentale per tutti coloro che vogliono lavorare a lungo in questo mondo ricco di opportunità e di sfide.
Inoltre, specialmente per coloro che hanno ottenuto la laurea da poco e che dunque hanno poca o nessuna esperienza di lavoro, potrebbe rivelarsi determinante lo svolgimento di uno stage formativo post laurea. Infatti, un’esperienza di stage è un altro fattore che può fare la differenza nella ricerca di un lavoro fisso nel marketing perché consente di conseguire una preziosa esperienza, reale e diretta. Ecco perché tantissimi master in area marketing offrono uno stage al termine del percorso di formazione, nella consapevolezza che si tratta di un complemento ideale nel percorso di inserimento lavorativo.
Oltre ai percorsi formativi ad hoc, chiaramente il singolo candidato ci deve mettere del suo, dimostrandosi adatto a ricoprire questo o quel ruolo del marketing.
Vero è che i requisiti necessari per lavorare attualmente nel mondo del marketing e della comunicazione sono cambiati rispetto a quelli di alcuni anni fa. Soprattutto, l’espansione delle tecnologie digitali ha trasformato radicalmente il modo in cui le aziende comunicano. Una volta il marketing implicava la carta stampata, gli spot in radio, il volantino pubblicitario o l’affissione di manifesti. Oggi non è più soltanto questo, in quanto il digitale ha oggi un ruolo chiave: le aziende sono state costrette a ripensare non soltanto ai mezzi di comunicazione da usare in una strategia promozionale, ma anche al modo in cui farlo.
Se ci si chiede quali requisiti è opportuno abbia un impiegato nel marketing, la risposta è che non può mancare la conoscenza dell’economia, management e comunicazione – e proprio per questo esistono corsi di laurea ad hoc.
Non solo. Nei tempi odierni le aziende necessitano di figure con competenze espressamente correlate al web e all’area digitale. Essenziale conoscere il funzionamento dei social media e delle loro piattaforme di advertising, ma anche padroneggiare le piattaforme di content management system come WordPress. Un valido addetto marketing sa come creare efficaci contenuti per il web onde portare avanti strategie di successo, e deve conoscere i principi della SEO (Search Engine Optimization), della SEM (Search Engine Marketing) e degli strumenti di Google.
Merita particolare considerazione il fatto che la realizzazione e la modifica dei siti web, al fine di comunicare efficacemente posizionamento, valore e offerta dell’azienda, è di competenza degli uomini di marketing. Ma è altrettanto vero che avere basi di programmazione può rivelarsi utile per dialogare con gli sviluppatori.
Per quanto attiene alle competenze tecniche, ricordiamo altresì che è auspicabile avere una conoscenza, almeno basilare, di software come Photoshop, Illustrator e di video editing. Ma oltre ai software per la grafica, sarà opportuno conoscere i linguaggi informatici come HTML e CSS. Queste conoscenze potranno ovviamente essere affinate con il tempo.
In un settore lavorativo caratterizzato dalla pluralità di sfaccettature e dall’interdisciplinarietà, non sorprende che siano tante la qualità richieste all’interessato: anzitutto passione, impegno, voglia di studiare e mettersi in gioco. Ma è altresì importante saper integrare le skills più tradizionali con quelle digitali.
In altre parole, essere impiegati nel marketing oggi significa essere dotati di pensiero critico, creatività, capacità di risolvere problemi pratici, capacità di negoziazione e di interrelazione, capacità di prendere decisioni efficaci e abilità di lavoro di gruppo. Anzi l’addetto marketing si relaziona quotidianamente con varie aree aziendali, perciò le abilità di comunicazione devono essere un tratto distintivo. Anzi sono soft skills che non dovrebbero mai mancare ad un addetto marketing.
In particolare, le soft skills, o “competenze trasversali”, hanno a che fare con la sfera caratteriale, il modo in cui ci si approccia agli altri e la predisposizione alle attività da svolgere. In verità sono valide per tutti i lavoratori, al di là dal ruolo lavorativo o dall’esperienza, e spesso si dimostrano più importanti per il successo delle stesse capacità tecniche. Soprattutto in area marketing si rivelano essenziali, al pari delle altre competenze.
Abbiamo visto che chi sceglie di lavorare nel marketing occupa il proprio tempo nell’analizzare le richieste dei consumatori, sviluppando strategie tali di soddisfare queste richieste e da condurre ad un profitto diretto per l’azienda.
Aumentare le vendite è obiettivo primario, ma per raggiungere tale obiettivo è necessario svolgere ricerche di mercato, curare nei minimi dettagli il design del proprio prodotto, definire una brand identity, studiare i processi di distribuzione e il posizionamento, stabilire i prezzi e infine occuparsi della promozione.
La sussistenza di molteplici attività all’interno del marketing plan fa sì che vi sia impossibilità di rintracciare ruoli trasversali che siano in grado di ricoprire più attività all’interno dell’azienda, specialmente se di grandi dimensioni. Ecco perché è opportuno individuare di seguito alcune figure professionali incaricate di occuparsi di attività specifiche come ad esempio la comunicazione, le strategie di posizionamento e di vendita, la parte web e social dell’azienda.
Vi sono dunque più figure professionali addette al marketing, ognuna con propri compiti: di seguito ecco le 5 più richieste dal mercato del lavoro. Di esse indicheremo anche una stima dello stipendio percepito, a rimarcare che si tratta di professioni impegnative, ma anche tramite le quali è possibile conseguire compensi più che accettabili.
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Anzitutto rileva la figura del marketing specialist, colui che si occupa soprattutto della definizione della strategia di marketing, ossia della ricerca, analisi, applicazione e traduzione operativa delle strategie di marketing in termini di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione.
In particolare, tra le sue mansioni abbiamo:
Alla luce dell’estrema varietà delle sue mansioni, appare chiaro che per ricoprire questo ruolo è obbligatorio avere una conoscenza approfondita delle tecniche di marketing, sia tradizionali che digitali, e dei principi cardine dell’economia e della strategia d’impresa. Ma non debbono mancare neanche le soft skills.
Si stima che lo stipendio medio di un marketing specialist sia pari a circa 30-35mila euro all’anno.
Altra figura assai ricercata in ambito marketing, è il cd. web content strategist, ossia un esperto che ha il ruolo di pianificare contenuti strategici per promuovere attività e progetti con l’uso del web e dei social media.
Non vi sono dubbi: il web content strategist è una figura che si occupa dell’organizzazione della strategia legata ai contenuti via web. In alte parole, è colui che elabora la strategia di content, ovvero definisce gli obiettivi da raggiungere e la strada per raggiungerli con parole, immagini, video.
Egli lavora avendo ben chiari quelli che sono i bisogni dell’azienda e definisce un piano d’azione che include obiettivi, target, studio dei competitor, calendario editoriale, pubblicazione e osservazione. Nell’ambito vi è anche la valutazione dei cd. KPI, ossia i key performance indicator che permettono all’azienda di capire se le azioni svolte hanno toccato i risultati attesi dal progetto di web marketing.
Questa figura professionale ha un certo grado di responsabilità, in quanto decide che tipo di contenuti digitali realizzare, come realizzarli e come distribuirli sui migliori canali. Ciò ai fini di massimizzare la target audience e ottenere i migliori risultati, a beneficio dell’azienda.
Nella prassi, il web content strategist è di solito esperto del cd. inbound marketing o content marketing. Finalità del suo lavoro è far trovare facilmente informazioni, che siano collegate con prodotti o servizi dell’azienda per cui opera, nel web. Ecco perché si può affermare che lo scopo del suo lavoro non è tanto produrre contenuti, ma piuttosto verificare quali informazioni cercano i potenziali clienti e come i prodotti e servizi dell’azienda possono essere posizionati sul piano del contenuto, per venire incontro alle esigenze dei consumatori.
Un web content strategist non deve ignorare come funziona la tecnica SEO, il link building, come ottimizzare il sito aziendale e come portare il sito in alto ai primi posti dei motori di ricerca.
Appare dunque del tutto evidente il ruolo ‘strategico’ di questa figura.
Si stima che il suo stipendio medio annuo sia attorno ai 20-25mila euro.
Si tratta della figura responsabile della gestione delle vendite sul web di un’azienda. Detta figura è chiave sia laddove l’azienda operi esclusivamente nel mondo digitale, sia laddove sia focalizzata su un business offline e sia caratterizzata dalla cd. multicanalità (presenza offline e online).
Si tratta di un ruolo indispensabile per l’azienda con e-shop, l’E-commerce manager ha l’incarico di progettare integralmente la customer experience del cliente web, dalla scelta dei prodotti a catalogo fino ai resi.
L’obiettivo clou dell’E-commerce manager è ovviamente quello di far aumentare la mole delle vendite online. Ecco perché una figura preparata dovrà avere l’intuito, la preparazione e la lungimiranza di anticipare i gusti dei clienti e le tendenze del settore in cui è attiva l’azienda. Un manager di questo tipo sa altresì selezionare i prodotti o i servizi da vendere e capire come promuoverli, organizzando al meglio le fasi delle spedizioni e dei resi.
La figura ha il compito di monitorare il processo di vendita all’interno dell’azienda, dall’inserimento del prodotto sulla piattaforma online al momento di spedizione al cliente.
Tra le competenze che deve obbligatoriamente possedere, vi sono certamente le seguenti:
Lo stipendio medio di un E-commerce manager è all’incirca sui 35-45mila euro all’anno.
Altra figura molto richiesta in ambito marketing è il cd. key account manager, ossia colui che segue e assiste i clienti principali dell’azienda, allineando le rispettive esigenze e i relativi obiettivi. In particolare, le aziende che sviluppano fatturati consistenti, hanno bisogno di una gestione dedicata e accorta.
In concreto, il key account manager contribuisce a portare avanti la trattativa tra l’azienda e il cliente finale, ideando e proponendo strategie che soddisfino ambo le parti. Per questa via egli diviene il punto di riferimento dei clienti, per i quali deve adeguare il catalogo di prodotti dell’azienda.
La vendita in sé è soltanto un aspetto del lavoro del key account manager, in quanto tra le sue finalità maggiori vi sono l’ottenimento degli obiettivi aziendali, sul piano sia quantitativo che qualitativo, ed ovviamente a soddisfazione dei clienti.
Chiaro che un key account manager dovrà conoscere molto bene il mercato di riferimento e il settore della azienda presso la quale lavora, dovrà avere ottime abilità di comunicazione, carisma e persuasione.
Tra le mansioni principali, vi sono sicuramente le seguenti:
Il suo stipendio annuo è stimato attorno ai 40-50mila euro.
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Il sales manager ha come maggiore responsabilità quella di regolare, dirigere e coordinare la forza vendita dell’azienda, vale a dire la rete dei venditori la cui missione è quella di promuovere i servizi e i prodotti dell’azienda stessa.
Le responsabilità di un sales manager cambiano in base alle dimensioni e al principale business dell’azienda in cui è inserito. Ma la maggior parte delle mansioni attengono alla distribuzione di beni e servizi sulla base di aree geografiche di vendita. Egli indica obiettivi di vendita e partecipa ai programmi di formazione per l’intero sales team. In altre parole, il sales manager ha il compito di predisporre il team di vendita, selezionando e formando ad hoc il personale di vendita dell’azienda.
Tra le sue abilità, certamente non dovranno mancare l’intuito e l’attenzione al cambiamento e all’innovazione, ossia la capacità di prevedere le future tendenze e le capacità di adattamento alle nuove regole del mercato. Questo manager deve anche essere in grado di intercettare i bisogni dei clienti, in modo da contribuirne a fidelizzarne il maggior numero. Non dovranno altresì mancare doti di programmazione e di leadership.
Si stima che il suo stipendio medio annuo sia compreso tra i 40 e 50mila euro.