Anche pagare ha… un costo. E non solo quello della somma dovuta. Perfino il bonifico, per quanto comodo, non è sempre esente da tariffe.
Immediato, Sepa, giroconto… Di alternative per effettuare un bonifico ce ne sono molte, ognuna delle quali conveniente sotto alcuni punti di vista. Ma c’è anche un’altra cosa da sapere.
Tale operazione, ritenuta una delle principali nell’ambito delle nuove regole per la tracciabilità delle transazioni, varia anche in base all’istituto di credito presso la quale si esegue. Questo per un motivo molto semplice: ogni banca applica dei costi differenti. Difficile stabilire una media: i prezzi variano anche in modo sensibile, fra chi richiede non più di un solo euro e coloro che, invece, mettono il correntista di fronte a cifre che toccano anche i 10 euro. Le variazioni possono anche attestarsi da un anno all’altro, finendo per rendere più conveniente una banca piuttosto che un’altra. C’è da dire che lo sviluppo sempre maggiore dei profili home banking ha favorito questa pratica di pagamento.
Ne consegue che, al netto dei costi, effettuare un bonifico resta una via prediletta. Anche perché può essere seguita restando comodamente seduti nella propria casa. Per quanto riguarda i costi da sostenere, come detto, è difficile tenere una linea media. Basti sapere che i costi non superano mai, almeno tendenzialmente, i 10 euro. Azzerati, invece, i prezzi che caratterizzano il bonifico se questo è effettuato a favore di un correntista con il medesimo istituto di credito gestente. In questo caso, è più corretto il termine giroconto.
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Per fare un esempio, i correntisti di Intesa Sanpaolo possono effettuare un bonifico ordinario online al costo di appena 1 euro. Si sale a 2 euro, invece, per l’addebito in conto. E ancora a 3 per un bonifico ricorrente. Prezzo massimo, infine, per il bonifico allo sportello effettuato in contanti, per il quale vigerà il costo di 9 euro. Va diversamente, invece, ai correntisti di Unicredit, i quali dovranno fare i conti anche con i decimali. Il bonifico online ordinario costerà 2,25 euro, mentre il massimo verrà toccato con i pagamenti agli sportelli in contanti (7,75). L’addebito in conto tocca quota 5,25 euro, mentre il bancario ricorrente 3,75. Per quanto riguarda Ibl Banca, una transazione Sepa varia da un minimo di 5 a un massimo di 10 euro, mentre un solo euro sarà richiesto per una transazione con gruppi bancari del territorio nazionale.
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A proposito di Sepa, quando questo tipo di bonifico viene eseguito fra conti correnti di Paesi rientranti nell’area Single Euro Payments Area (Sepa, appunto), i prezzi applicati sono i medesimi di quelli previsti per bonifici fra correntisti italiani. Fare il proprio pagamento a uno dei Paesi rientranti nell’area in questione non prevedrà, dunque, dei costi aggiuntivi. Diverso il discorso se si tratta di un Extra Sepa, ovvero un pagamento verso Paesi non rientranti nel gruppo. Il costo, in questi casi, può arrivare fino al 10% della somma trasferita. Prezzi più o meno elevati anche per i bonifici istantanei. Si va da un minimo di 0,60 centesimi di Intesa Sanpaolo per pagamenti verso banche del gruppo, fino a 16 euro verso altre banche. Il minimo sale addirittura con Montepaschi (1,75 euro) e Fineco (0,85)