Occhio ai movimenti su conto corrente e libretto postale in quanto c’è un limite che è bene non superare. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
Ogni prodotto o servizio di nostro interesse per essere acquistato richiede una contropartita di tipo economico e per questo motivo non stupisce che proprio il denaro finisca spesso al centro dell’attenzione.
Bollette di acqua, luce e gas, ma anche istruzione dei figli, cibo, vestiti e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero innumerevoli le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio al fine di pagare beni e servizi di vario genere. Una chiara dimostrazione di come il denaro si riveli utile in diverse circostanze. Allo stesso tempo a rivestire un ruolo particolarmente importante sono i vari strumenti a nostra disposizione, quali conto corrente o libretto postale.
Ebbene, proprio soffermandosi su quest’ultimi si invita a prestare particolare attenzione ai movimenti, in quanto vi sono dei limiti che è bene non superare. Questo in quanto vi sono dei limiti che possono finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco e dar vita a dei controlli serrati, anche quando non si è violata alcuna legge. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conto corrente, perdi 300 euro senza nemmeno accorgetene: l’ultimo terribile incubo
Abbiamo già avuto modo di vedere che lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente può rivelarsi spesso controproducente per via dei costi e dei rischi derivanti. Proprio in tale ambito, inoltre, si invita a prestare attenzione ai vari movimenti su conto corrente o libretto postale, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli sorprese.
Entrando nei dettagli è bene sapere che il Fisco, in genere, effettua i controlli se la banca segnala delle operazioni considerate sospette, sia in entrata che in uscita. A tal proposito, inoltre, si sottolinea che non vi è in realtà alcun limite particolare da dover rispettare, in quanto ognuno di noi può avere sul proprio conto corrente tutto il denaro che desidera, a patto, ovviamente, che sia stato ottenuto in modo lecito.
Allo stesso tempo può capitare di imbattersi in alcune circostanze che finiscono per attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e i relativi controlli. Proprio in tale ambito, pertanto, si invita a prestare attenzione ai vari movimenti su conto corrente o libretto postale, evitando di superare determinate soglie.
Nel caso in cui si tratti di imprese, ad esempio, i controlli possono scattare in presenza di prelievi superiore a mille euro in un giorno o 5 mila euro in un mese. Se, invece, si tratta di privati cittadini, allora la banca può decidere di inviare una segnalazione all’Unità di informazione finanziaria in presenza di prelievi con importi compresi tra i 500 e i mille euro in un giorno, oppure 10 mila euro in un mese.
Sempre mensilmente, comunque, sarebbe bene restare al di sotto dei 2 – 3 mila euro. Allo stesso tempo non si possono escludere dei controlli in caso di operazioni di importo più basso, ma che possono risultare sospette. Per questo motivo si consiglia sempre di specificare la causale, onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Oltre ai prelievi da bancomat si invita a prestare particolare attenzione ance ai movimenti di contanti da libretto postale. A tal proposito è bene ricordare che vi sono libretti postali di diverso tipo, ognuno dei quali presenta determinate regole e limiti.
Entrando nei dettagli, se si preleva del denaro contante presso lo sportello dell’Ufficio postale in cui si è aperto il proprio deposito, allora non vi è alcun importo massimo da rispettare.
Green Pass obbligatorio, nuova stretta: quanto costa fare i tamponi per andare a lavoro
Se si decide di prelevare senza carta dallo sportello di una filiale differente da quella presso cui si è pareto il conto, allora bisogna rispettare il limite giornaliero pari a 600 euro. Nel caso in cui, invece, si effettui il prelievo tramite carta, allora i limiti da rispettare sono pari a 600 euro al giorno e 2.500 euro al mese.