Evasione fiscale, cosa rischia un nullatenente: la risposta che non ti aspetti

Cosa rischia un contribuente che risulta nullatenente in caso di evasione fiscale? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

L’evasione fiscale continua ad essere, purtroppo, uno dei principali problemi della nostra società e per questo motivo al centro dell’interesse del Fisco.

nullatenente
Foto © AdobeStock

Come noto l’evasione fiscale è una delle maggiori piaghe della nostra società. Questo in quanto si tratta di comportamenti che finiscono per pesare sul bilancio dello Stato e di conseguenza sulle tasche dei cittadini che con le loro tasse contribuiscono a pagare sussidi e servizi pubblici di vario genere.

Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate è sempre pronta ad attuare dei controlli ad hoc al fine di verificare eventuali movimenti sospetti. Proprio in tale ambito, pertanto, sorge spontanea una domanda: cosa rischia un contribuente che risulta nullatenente in caso di evasione fiscale? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Evasione fiscale, cosa rischia un nullatenente: tutto quello che c’è da sapere

Come abbiamo già avuto modo di vedere vi sono dei movimenti a cui bisogna prestare particolare attenzione, in quanto in questi casi l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerarvi degli evasori fiscali. Ma cosa succede se ad essere accusato di evasione fiscale è un nullatenente?

Ebbene, bisogna sapere che in base alla normativa vigente anche se il contribuente risulta nullatenente va incontro a delle pesanti sanzioni. A tal proposito bisogna innanzitutto sottolineare che la nullatenenza in sé non rappresenta un reato e per questo motivo chi non è in grado di pagare un debito accumulato nel tempo non viene condannato alla detenzione.

Diverso, invece, è discorso in caso di evasione fiscale. Come si evince dalle decisioni della Corte di Cassazione, infatti, chi viene condannato penalmente per il reato evasione fiscale e risulta nullatenente va incontro ad una conseguenza indubbiamente critica, ovvero la detenzione senza le attenuanti generiche.

Evasione fiscale, cosa rischia un nullatenente: occhio alle sanzioni

In particolare le difficoltà finanziare del soggetto interessate non possono essere considerate come scusa in caso di evasione dell’Iva. Sempre stando alla normativa vigente, inoltre, il debitore risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri.

Proprio in tale ambito, pertanto, è bene ricordare che si tratta di reato per dichiarazione fraudolenta nel caso in l’imposta evasa risulti maggiore a 30 mila euro con riferimento a ciascuna delle singole imposte e se i redditi non dichiarati superano il 5% del totale o comunque 1,5 milioni di euro. In questo caso la sanzione prevede una reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.

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Se invece l’imposta evasa supera 150 mila euro e i redditi non dichiarati superano il 10% del totale o comunque i 3 milioni di euro, allora si tratta di dichiarazione infedele. In quest’ultimo caso si rischia la reclusione da 1 a 3 anni. Se invece si tratta di omessa dichiarazione dei redditi e l’imposta evasa è d’importo superiore a 50 mila euro, allora il contribuente rischia la reclusione da 1 a 3 anni.
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