La pensione per i lavoratori precoci richiede determinati requisiti. E, soprattutto, il rispetto della data per la presentazione dell’istanza: l’1 marzo 2022.
In pensione prima con il trattamento riservato ai lavoratori precoci. Un diritto riconosciuto per coloro che hanno svolto almeno un anno di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni.
Attenzione alle date però. La domanda dovrà essere presentata all’Inps entro e non oltre l’1 marzo 2022. Si tratta dell’istanza che costituisce di fatto il riconoscimento dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata. Va ricordato subito che tale possibilità non è riservata a tutti gli utenti. Accanto al requisito lavorativo, infatti, vanno considerate alcune condizioni ulteriori, quali l’eventuale stato di disoccupazione senza ammortizzatori sociali o uno status di lavoratore con invalidità superiore al 74%. Il diritto è riconosciuto inoltre a coloro dediti all’assistenza di un congiunto con handicap grave e ai lavoratori che svolgono mansioni ritenute usuranti o gravose. La regola vigente è comunque la stessa, ossia quella di Quota 41.
Il lavoratore precoce, infatti, potrà accedere alla pensione con un’anzianità contributiva di 41 anni, a prescindere dall’età anagrafica. E’ importante restare nei ranghi della data: in caso di invio dell’istanza successivamente all’1 marzo, il trattamento potrà essere riconosciuto ma solo in caso le risorse disponibili abbiano un residuo d’avanzo. Questo significa che saltare la data non sarà garanzia di parità di trattamento, almeno non per tutti i richiedenti. La procedura può essere svolta autonomamente sul portale Inps oppure tramite Patronato.
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Pensione ai precoci: come funziona la domanda
La presentazione dell’istanza procederà in due step distinti. Il primo, come detto, consisterà nella richiesta della certificazione dei requisiti. Si tratta del passaggio numero uno ma con una scadenza uniforme, in quanto senza di esso non sarà possibile procedere alla richiesta della pensione vera e propria. Va ricordato che l’accesso alla pensione precoce è consentito, fino al 31 dicembre 2026, a tutti i lavoratori che siano iscritti alla gestione obbligatoria AGO dell’Inps (ossia i dipendenti del settore privato). Spazio inoltre a chi è iscritto alla gestione speciale dei lavoratori autonomi artigiani e commercianti, così come agli iscritti ai fondi sostitutivi ed esclusivi. Un ventaglio ampio di beneficiari, comunque bisognoso di almeno un anno di contribuzione al 31 dicembre 1995.
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Per quanto riguarda i lavori usuranti inclusi nel pacchetto, si tiene conto di quanto specificato nel Decreto legislativo 67 del 2011, articolo 1 comma 1. Vi sono inquadrati gli operai sia dell’industria estrattiva che dell’edilizia e della manutenzione degli edifici. Spazio anche ai conduttori di gru o macchinari mobili, di mezzi pesanti e convogli ferroviari. Rientrano nella categoria gli insegnanti, i facchini, infermieri e ostetriche, conciatori di pelli, addetti allo spostamento merci e inservienti delle pulizie. Stesso discorso per gli operatori ecologici, operai in agricoltura, zootecnica e pesca. Inclusi anche i lavoratori del settore siderurgico, i pescatori costieri, i marittimi imbarcati, conducenti di autoveicoli a 9 posti e lavoratori notturni.