Per aprire un autolavaggio occorre tenere conto di una serie di aspetti burocratici ed avere un budget iniziale di spesa: ecco la nostra guida.
Aprire un autolavaggio può implicare di dover mettere in gioco un budget assai consistente, in base alla tipologia di servizi offerti alla clientela. Ecco tutti i dettagli su quest’attività.
Probabilmente non poche persone non saranno stupite, ma in Italia ci sono decine di milioni di automobili. In particolare, in base ai dati dell’annuario statistico dell’Aci, quelle che circolavano sulle strade del nostro Paese erano più di 36 milioni nel 2010, mentre nel corso degli ultimi anni le auto circolanti sono aumentate fino ad avvicinarsi ai 40 milioni. Ecco perché appare tuttora una ipotesi degna di considerazione quella di aprire un autolavaggio.
D’altronde, tenere in ordine la propria automobile è un’abitudine che hanno in molti, specialmente coloro che usano il mezzo a quattro ruote per andare a lavoro e, in linea generale, tutti coloro che se ne servono frequentemente durante la settimana. Insomma, non vi sono particolari dubbi: aprire un autolavaggio può essere tuttora ritenuto un business potenzialmente vantaggioso, tale da poter offrire un eccellente riscontro economico nel medio termine, a fronte di un investimento relativamente basso.
Tuttavia, è pur vero che l’interessato deve pianificare con attenzione la specifica tipologia di attività che desidera intraprendere, valutare la zona di riferimento e individuare alcuni servizi accessori. Ciò al fine di potersi differenziare nei confronti di una agguerrita e folta concorrenza, specialmente nei grandi centri urbani.
Ma comunque – per quanto in tutto il paese vi siano numerose strutture di questo tipo – quello degli autolavaggi è un settore in salute e su cui non appare troppo azzardato investire, in considerazione dell’altissimo numero di veicoli circolanti nel paese.
Di seguito daremo tutte le informazioni essenziali per aprire un autolavaggio che possa ripagare – nel corso del tempo – l’investimento effettuato, e soprattutto chiariremo quanto costa aprirne uno, onde evidenziare quale budget iniziale occorre possedere per buttarsi in questa avventura imprenditoriale.
Aprire un autolavaggio: definizione e tipologie di attività
Ricordiamo preliminarmente che per autolavaggio si intendono impianti e attrezzature, mirate al lavaggio delle automobili sia all’interno dell’abitacolo che all’esterno della carrozzeria.
In linea generale, le soluzioni di autolavaggio sono differenti e non prevedono dunque una sola ipotesi di autolavaggio. Possibile sia la realizzazione di un’attività tradizionale, che un servizio fai da te, e in queste ultime circostanze sarà il cliente a occuparsi delle procedure di lavaggio, asciugatura e aspirazione del proprio mezzo a motore.
Per esempio, chiunque intenda aprire un autolavaggio fai-da-te, deve sapere che ha bisogno di una superficie piuttosto estesa, tale da poter ospitare 4-5 cabine di lavaggio, uno spazio per l’asciugatura e l’aspiratura. Invece, in ipotesi di autolavaggio tradizionale basta un solo impianto insieme ad un’area dedicata alla pulizia degli interni e per l’asciugatura finale.
Nel dettaglio, ricordiamo che esistono differenti sistemi di lavaggio auto e scegliere di investire in uno invece che nell’altro non è di certo irrilevante, giacché le spese iniziali e di mantenimento possono variare anche in modo molto consistente. Di seguito indichiamo le varie tipologia di attività di autolavaggio.
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Autolavaggio a mano
È il modo più semplice per lavare l’auto, alla portata di tutte le tasche, in ragione del fatto che l’investimento iniziale è il meno impegnativo di tutti. Tuttavia c’è il rovescio della medaglia ed è il seguente: il sistema è oggettivamente il più lento, e non sorprende dunque che siano necessari anche più di 30 minuti per effettuare il lavaggio di ogni singola vettura.
Da rimarcare che l’attività in oggetto viene svolta a mano, con il supporto di mezzi come secchi, spugne, aspirapolveri e quant’altro sia utile all’attività.
Autolavaggio automatico
Anche questa tipologia ha una certa diffusione sul territorio italiano. Consiste di fatto in un sistema gestito da un’apparecchiatura tecnologica ed appositamente progettata, la quale ha il compito di elaborare i singoli mezzi uno ad uno, per sottoporli a un lavaggio automatico a pressione.
Non di rado questa particolare attività di autolavaggio viene integrata presso la struttura di una stazione di servizio. In concreto, non sono necessari dipendenti, in quanto il lavoro si sostanzia nel controllo periodico del corretto funzionamento delle macchine e delle forniture. Ciò sicuramente consente all’imprenditore di risparmiare nell’investimento iniziale.
Autolavaggio con modalità self-service
Questa tipologia di autolavaggio è piuttosto diffusa. L’automobilista, con un gettone, consegue il lavaggio dell’auto, servendosi di un sistema automatizzato e a tempo. Nella prassi, l’interessato può scegliere tra più opzioni come lavare l’auto solo all’esterno o anche all’interno.
Chiaramente a seconda delle necessità dell’automobilista, varieranno le spese e dunque gli incassi per colui che ha aperto questa particolare attività di autolavaggio.
In dette circostanze l’imprenditore dovrà soprattutto controllare che le macchine funzionino nel modo corretto e che tutte le forniture siano sufficienti. Da notare che in ipotesi in cui l’autolavaggio sia con modalità self-service, l’attività in franchising appare l’opzione probabilmente preferibile.
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Autolavaggio combinato
Altra interessante opportunità di investimento è quella dell’autolavaggio combinato, la quale combina il meglio dei sistemi idrici ad alta pressione, impedendo il contatto diretto della vettura con oggetti meccanici. In particolare, è possibile raggiungere un risultato molto simile a quello del lavaggio a mano.
Da notare altresì che optando per questa tipologia di attività, colui che apre l’autolavaggio ricorrerà a manodopera per evitare abrasioni.
Il lavoro si sostanzia nel verificare periodicamente che le attrezzature funzionino correttamente e – oltre ad avere forniture in un numero sufficiente a soddisfare le richieste della clientela – è importante avere il numero giusto di lavoratori affinché l’attività in oggetto non patisca rallentamenti o intoppi.
Car detailing o lavaggio al dettaglio
Infine, con riferimento alle varie tipologie di attività di autolavaggio, non può essere dimenticato il cd. car detailing, ossia una nuova forma di attività, che ultimamente sta avendo una certa diffusione. Essa può essere sia un servizio aggiuntivo di una delle tipologie di autolavaggio finora elencate, che un business a parte.
Come suggeriscono i termini citati, consiste in una forma di pulizia molto dettagliata e particolareggiata, che si avvale di prodotti innovativi molto meno aggressivi di quelli classici o tradizionali, come ad es. il lavaggio auto a vapore o il lavaggio auto a secco, mirati a rendere più ‘giovane’ il mezzo, o almeno in apparenza.
La particolarità maggiore di questa attività è rappresentata dal fatto che non c’è polvere e nessun odore, il risultato è il migliore ottenibile. Chiaro che, oltre a prodotti e attrezzature specifiche, non si può fare a meno della manodopera preparata per questo genere di interventi su un mezzo a motore.
In linea generale, il lavaggio auto a mano e al dettaglio sono le opzioni che impongono il minore budget di spesa. Invece l’autolavaggio automatico e quello combinato, sono quelle più “rischiose” sul piano degli investimenti e del possibile ritorno economico. Tuttavia queste ultime sono anche le più remunerative, dato che si possono arrivare a lavare diverse centinaia di auto al giorno, vale da dire un numero molto maggiore rispetto a quello ottenibile con le altre tipologie di autolavaggio.
Quali sono i requisiti per aprire un lavaggio auto
Non vi sono dubbi: aprire un autolavaggio significa svolgere un’attività autonoma e dunque aprirne uno comporta il rispetto di una serie di requisiti rilevanti, stabiliti dalle norme vigenti. Ecco in sintesi quali sono:
- Raggiungimento della maggiore età;
- Apertura di partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate;
- Iscrizione dell’attività nel registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio;
- Rispetto degli obblighi informativi nei confronti delle autorità comunali per quanto attiene l’inizio attività (queste ultime si occuperanno poi di compiere le verifiche ed ispezioni del caso);
- Ottenimento della certificazione ad hoc da parte del comando locale dei vigili del fuoco;
- Richiesta dell’autorizzazione per lo scarico delle acque reflue e lo smaltimento dei rifiuti liquidi;
- Richiesta delle certificazioni di conformità relative agli impianti, sia per quanto attiene alle emissioni sonore, sia per quanto riguarda quelle dannose per l’ambiente;
- In caso di assunzione di almeno un dipendente, sarà obbligatorio procedere con le dovute regolarizzazioni assicurative e previdenziali;
- Non avere in corso condanne, sentenze e altri procedimenti legali;
- Non avere mai subito fallimenti.
Lo abbiamo accennato, ma lo rimarchiamo: trattandosi di un lavoro che implica un consistente consumo e utilizzo di acqua e di detergenti e la presenza di impianti sempre attivi, è indispensabile richiedere alle autorità locali l’autorizzazione per lo scarico delle acque reflue e lo smaltimento dei rifiuti liquidi e le certificazioni di conformità relativi agli impianti. Pertanto, come si può notare, la rete di requisiti e obblighi è piuttosto ampia: aprire un autolavaggio è dunque una opportunità da vagliare con cura.
Tuttavia, vero è che questo tipo di attività non richiede un titolo di studio specifico e la necessità di frequentare corsi di formazione particolari. Ma serve certamente la forza di volontà e la mentalità imprenditoriale, essendo comunque in gioco un investimento economico iniziale.
Il business plan come fattore chiave per il successo
Sicuramente aprire un autolavaggio implica l’assunzione di tutta una serie di responsabilità e non ci si può dunque improvvisare, sperando poi di recuperare i costi iniziali. Occorre una linea d’azione ben definita e dunque un business plan efficace, con l’indicazione dei vari costi in gioco.
Il business plan consiste in un documento che descrive nel dettaglio un progetto imprenditoriale. Esso in particolare include: obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. Grazie al business plan, colui che intende avviare l’attività di autolavaggio potrà individuare una sintesi del progetto e capire quali sono i concreti margini di successo dell’iniziativa imprenditoriale.
Se consideriamo il business plan con riferimento all’ipotesi dell’autolavaggio, sarà doveroso ad esempio dedicare una sezione ad hoc sul progetto che deve ottenere la conformità per lo scarico delle acque reflue e per le attrezzature. Inoltre, il business non rimane sempre uguale a se stesso, ma va periodicamente aggiornato e una volta che l’impresa dell’autolavaggio è stata avviata, servirà all’imprenditore come vera e propria guida.
Ma attenzione: un business plan per colui che intende aprire un autolavaggio ha una valenza anche ‘esterna’, giacché nessun potenziale investitore finanzierebbe un’attività con un prestito, se di essa non conosce tutti gli aspetti essenziali.
Anzi, non di rado colui che vuole aprire un autolavaggio, avrà bisogno di un finanziamento. Per ottenerlo, dovrà esporre il proprio business plan alle banche e valutare la possibilità di ottenere un prestito bancario. Ecco perché appare opportuno informarsi presso la propria regione di appartenenza circa la sussistenza di finanziamenti per nuove attività imprenditoriali.
Onde fare un investimento oculato, è certamente possibile valutare di mettersi in società con chi possiede i capitali e intende investirli per variare le entrate. Ma queste sono chiaramente valutazioni che ciascun interessato ad aprire un autolavaggio, dovrà fare in piena autonomia.
La rilevanza della scelta della location
Combinato al business plan c’è un altro fondamentale elemento, rappresentato dalla scelta della location. L’affitto dell’area è, infatti, una delle voci di spesa più consistenti. I lotti per gli autolavaggi hanno dimensioni che vanno dal mezzo ettaro ad anche più di un ettaro, per dare spazio a capannoni ed attrezzature.
Peraltro anche nell’ipotesi del lavaggio auto a mano occorre tener conto del fatto che più è lo spazio a disposizione, maggiori possono essere le richieste soddisfatte e dunque gli affari. Inoltre il cliente si sentirà più spinto a parcheggiare per ottenere il servizio di autolavaggio.
Come per ogni altra attività commerciale, al fine di funzionare efficacemente deve essere situata in zone dove la gente possa giungere facilmente.
In particolare un’attività di autolavaggio può funzionare bene in aree assai trafficate, nelle quali circolano molti veicoli, presso centri abitati molto grandi, centri commerciali, stazioni di servizio e strade ad alto scorrimento.
Quali sono i costi iniziali?
Occorre precisare che i costi iniziali sono molto variabili e dipendono dall’attività di autolavaggio prescelta, ossia dalle sue caratteristiche di dettaglio. In ogni caso, l’investimento iniziale parte da un minimo di alcune migliaia euro a salire. Quindi molto spesso bisogna mettere in conto un budget di base, di importo non indifferente.
In particolare, si parte da poche migliaia di euro per un autolavaggio a mano, fino ad un milione di euro per un autolavaggio combinato. D’altronde è l’articolazione della struttura a fare la differenza sul piano economico: più un autolavaggio è evoluto e ricco di servizi, più il costo sale.
Inoltre, non bisogna dimenticare che vi sono voci di spesa comuni a ogni tipologia di autolavaggio. Eccole di seguito:
- Costi d’impianto;
- Sistemi di depurazione;
- Fornitura di acqua ed energia elettrica;
- Contratto di affitto dell’area in cui sarà posizionato l’autolavaggio;
I costi specifici per ogni attività di lavaggio auto
A detti costi iniziali si sommano poi quelli tipici di ogni tipologia di attività di autolavaggio. In caso di lavaggio a mano, abbiamo le seguenti voci di spesa:
- Aspirapolveri industriali;
- Secchi, sapone, spugne, seccatoi per finestre;
- Copertura per l’ombra;
- Costi dei dipendenti se assunti per l’attività in oggetto.
Invece, in ipotesi di autolavaggio self-service, la cifra dell’investimento iniziale ammonta a non meno di 180-200 mila euro, ovviamente in base anche alla posizione scelta. Tra le voci di spesa più importanti ci sono le attrezzature per autolavaggi self-service e i capannoni.
In caso invece di scelta verso l’autolavaggio automatico, il discorso diventa più impegnativo a livello economico. Infatti, essendo molto più grande di un self-service, detta struttura impone un investimento assai consistente, partendo dai 450 mila euro. Mentre le maggiori voci di spesa sono formate da quanto attiene alla costruzione dell’autolavaggio e alle attrezzature per il lavaggio automatico dei veicoli.
Lo abbiamo accennato in precedenza. L’autolavaggio combinato è un’attività assai tecnologica, e perciò non deve sorprendere che imponga costi proibitivi per molti e non per tutte le tasche. È la tipologia più cara in quanto richiede un investimento iniziale di almeno un milione di euro. Per questa tipologia di attività di autolavaggio, l’interessato può optare per l’acquisto di attività già esistenti, altrimenti è preferibile affiliarsi ad un franchising, in maniera tale da evitare di correre rischi inutili. Chiaramente si tratta di attrezzature all’avanguardia, e a questi costi si somma quello della manodopera per rifinire il servizio.
Invece, per quanto attiene all’attività di car detailing o autolavaggio al dettaglio, i costi non sono così eccessivi – proprio come l’autolavaggio a mano – e sono legati alla rete di servizi specifici offerti. Da considerare spese come i costi del personale e le attrezzature per il lavaggio a pressione di motori e sottocarri.
Quali sono le spese di gestione?
Tutti coloro che intendono aprire un autolavaggio debbono poi considerare che, assieme alle spese iniziali si sommano anche quelle correnti di gestione. E ci riferiamo sostanzialmente a quelle che seguono:
- Versamento del canone mensile di affitto, variabile in base all’ubicazione e all’estensione dell’area utilizzata per l’attività;
- Costi di manutenzione delle attrezzature;
- Spese per le forniture di acqua e corrente elettrica;
- Costi per le forniture di prodotti per la pulizia;
- Stipendi dei dipendenti laddove l’attività imprenditoriale abbia bisogno del loro contributo.
Pertanto le spese mensili nell’ordine di almeno qualche migliaio di euro.
Mentre, ricapitolando sul fronte dei costi complessivi, le spese di apertura di un autolavaggio sono variabili in base alla tipologia d’impianto che si vuole avviare. In linea generale, una piccola struttura fai da te presenta un costo di circa 15-20 mila euro, a cui va sommato l’affitto dell’area o l’acquisto del terreno, ma il costo maggiore, quasi 50 mila euro, è legato all’adeguamento dell’impianto idraulico e allo smaltimento delle acque.
Come accennato in precedenza, in caso di struttura per il lavaggio a mano, i costi saranno oggettivamente i più bassi. Sono sufficienti in genere poche migliaia di euro, quanto meno per l’avvio della struttura. Tuttavia è pur vero che questa attività, per quanto piccola, ha bisogno di personale fisso presente in loco, che genera un aumento oggettivo dei costi fissi mensili per la gestione dell’autolavaggio.
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L’apertura dell’autolavaggio può garantire un ritorno economico
In questo articolo abbiamo analizzato l’iter da seguire per aprire un autolavaggio, gli aspetti burocratici e ci siamo soffermati su alcuni accorgimenti che è preferibile adottare per avviare un’attività che possa rivelarsi fruttuosa nel corso del tempo. Abbiamo altresì dato alcuni chiarimenti circa l’argomento guadagni, anche e soprattutto in considerazione del fatto che aprire un autolavaggio implica un consistente investimento iniziale e il possesso di una mentalità di tipo imprenditoriale.
Vero è che mantenere in buona igiene e cura esteriore la propria vettura è una prassi che è seguita più o meno frequentemente da tutti quelli che possiedono un veicolo. E si sa, gli italiani sono anche un popolo di automobilisti.
Ecco perché possiamo constatare che aprire un autolavaggio è da ritenersi un business che può portare a ottimi guadagni, in grado di garantire un importante riscontro economico a fronte di un investimento iniziale calibrato con attenzione.
Essenziale per l’attività in oggetto è l’analisi del territorio di riferimento, in cui troverebbe spazio l’autolavaggio da aprire. Non vi sono dubbi: colui che intende avviare un’attività di questo genere, deve considerazione con cautela ogni dettaglio pre-apertura, come l’individuazione della zona in cui ubicare l’attività.
Va da sé che sia di importanza strategica la scelta di una zona facilmente accessibile, con un buon bacino di utenza nelle immediate vicinanze e che non sia già satura di attività concorrenti.
Si può dunque concludere che la scelta del luogo ideale non esiste. Appare opportuno aprire un autolavaggio presso i centri commerciali o luoghi comunque non scarsamente abitati, nelle vicinanze delle strade di maggiore traffico o di un distributore di benzina. In dette aree, infatti, si concentra un traffico di automobilisti giornaliero non di poco conto. Questi ultimi rappresentano tutti potenziali clienti della futura attività che si vorrebbe aprire.
Da considerare altresì che una soluzione per risparmiare può essere rappresentata dall’apertura di un autolavaggio in franchising. Detta soluzione ha sia vantaggi che svantaggi. Per quanto attiene ai primi, oltre al risparmio, occorre segnalare la possibilità di usare un marchio comunque già conosciuto dai potenziali clienti. Dunque necessita di minore promozione. Ma sul piano degli svantaggi, è pur vero che si è vincolati alle condizioni di cui al contratto di affiliazione. Si è perciò obbligati ai costi a questo legati.
Altro elemento essenziale, che potrà decretare il successo dell’attività, è la volontà di rappresentare una offerta diversificata rispetto alla concorrenza, sulla base della varietà dei servizi presentati al pubblico. Ciò si rivelerà determinante al fine di attirare clientela che già usufruiva di altri servizi presenti nel territ