Già da marzo potrebbe arrivare un allentamento sul Super Green Pass. E, progressivamente, anche per le altre restrizioni.
Quando la pandemia sarà finalmente alle spalle, forse ci stupiremo nel capire fino in fondo quanto i nuovi termini del nostro vocabolario abbiano effettivamente inciso sulle nostre vite.
All’inizio fu il termine Covid a sconvolgerci, poi lockdown e ora Green Pass, anche nella sua variante “Super”. Una terminologia perlopiù presa in prestito dalla lingua inglese e alla quale, col passare dei mesi, abbiamo finito per abituarci. Eppure, ognuna delle tre rappresenta una condizione di eccezionalità, dal pericoloso virus comparso dal nulla ormai più di due anni fa, alla condizione di “reclusione” all’interno delle proprie abitazioni, per finire a una certificazione che, di fatto, regola le nostre attività quotidiane. Dal lavoro agli svaghi. Nei prossimi mesi si cercherà di tornare a una parziale normalità, anche se i postumi della pandemia (sperando che davvero stia finendo) lasceranno ferite profonde.
Con l’aiuto del vaccino, gli esperti hanno colto una flessione della curva pandemica e, per questo, alcuni allentamenti delle misure restrittive sono già stati adottati. Ad esempio la rimozione dell’obbligo delle mascherine all’aperto. E, a quanto pare, persino il Super Green Pass potrebbe diventare a breve una misura meno necessaria. L’obiettivo sembra il mese di marzo, nel quale si potrebbe arrivare a determinare una sospensione dell’obbligo. Anche se uno dei primi passi dovrebbe riguardare la sospensione dello stato di emergenza, ovvero il prossimo 31 marzo. Al momento non sembrano esserci gli estremi per una prosecuzione.
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Al momento, il Green Pass è necessario per i locali al chiuso e anche per entrare alle Poste o in banca. Dal 10 marzo, sarà possibile far visita ai pazienti ricoverati in ospedale, anche se per non più di 45 minuti al giorno. L’addio al Super Green Pass per ora è solo accennato ma, come spiegato dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “già dal mese di marzo si può prevedere un allentamento“. Graduale e per i luoghi all’aperto. Altro step sarà il 15 giugno, quando cesserà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. Inoltre, al momento, si valuta anche l’allargamento della capienza degli stadi: 75% dall’1 marzo e con l’obiettivo del 100% alla fine della stagione calcistica.
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C’è da dire che i luoghi all’aperto in cui vige l’obbligo del Super Green Pass non sono poi molti. I ristoranti con tavoli fuori, piscine all’aperto, stadi e luoghi adibiti per le attività sportive. C’è la possibilità che, a breve, per l’accesso potrebbe bastare la certificazione base, quella rilasciata anche sulla base di un tampone negativo. L’addio al Green Pass ordinario sarà altrettanto graduale. A marzo potrebbe essere rimosso l’obbligo per banche, uffici postali e negozi, per poi man mano passare ai locali al chiuso. Per cinema, teatri, musei e ristoranti, probabilmente, ci sarà da attendere la fine dell’emergenza, così come per il trasporto pubblico. La certificazione dovrebbe restare per le tratte a lunga percorrenza. Per quanto riguarda il lavoro, il Super Green Pass dovrebbe resistere almeno fino a giugno, in corrispondenza con lo stop all’obbligo vaccinale per gli over 50.