Il buio è sceso su molti comuni italiani come forma di protesta contro il caro bollette. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
Sono molte, purtroppo, le famiglie alle prese con delle serie difficoltà economiche a causa della crisi causata dal Covid e al concomitante aumento dei prezzi.
Gli ultimi due anni sono stati segnati purtroppo dal Covid che continua ad avere delle ripercussioni negative, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto economico. Al fine di limitare la diffusione del Covid, infatti, il governo ha deciso di adottare delle misure che portano purtroppo molte imprese a dover fare i conti con delle minori entrate. A peggiorare la situazione, poi, si annovera il concomitante aumento dei prezzi, a partire da quello delle materie prime.
Tutto ciò, come è facile intuire, contribuisce ad aumentare pesantemente l’importo delle bollette. Una situazione che si ripercuote sulle tasche delle famiglie e, ovviamente, anche sui bilanci delle città, con gli enti locali che denunciano la crescente difficoltà nel riuscire a pagare le bollette. Il buio è quindi sceso su molti comuni italiani come forma di protesta, proprio contro il caro bollette. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
Bollette, occhio al furto di energia elettrica: la verità che non ti aspetti
Oltre all’impatto negativo del Covid sull’economia, a pesare sul bilancio di aziende e famiglie ci si mette anche il preoccupante aumento delle bollette. Una situazione, quest’ultima, che coinvolge, ovviamente, anche gli enti locali che, a loro volta, denunciano la crescente difficoltà nel riuscire a pagare le bollette.
Proprio per protestare contro il caro bollette, quindi, giovedì 10 febbraio molti Comuni hanno deciso di spegnere le luci. A questa iniziativa, che è stata lanciata dall’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, hanno risposto molti sindaci da Nord a Sud. La crisi in corso, infatti, rischia di ripercuotersi in modo negativo anche sui bilanci degli enti locali che pertanto temono di non riuscire più ad erogare servizi pubblici ai cittadini con continuità.
Come è facile intuire, infatti, l’aumento dei costi dell’energia elettrica comporta un concomitante aumento dell’esborso da parte di tutti, compresi i Comuni, e di conseguenza minori risorse economiche da destinare ad altri tipi di interventi. Da qui la decisione di aderire all’iniziativa Luci Spente, come forma di protesta contro il caro bollette.
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L’auspicio, infatti, è quello che il governo intervenga attraverso delle misure a hoc, come ad esempio la creazione di un Fondo attraverso il quale compensare i maggiori oneri sostenuti dagli enti locali per i costi più alti dell’energia elettrica. In caso contrario, infatti, c’è il rischio che molti Comuni siano costretti ad interrompere l’erogazione di diversi servizi pubblici.