WhatsApp: parenti serpenti! Cosa sta succedendo proprio adesso

Ribattezzata come la “truffa dei parenti”, andiamo a vedere in che modo il nuovo raggiro su Whatsapp può creare problemi agli utenti

I pericoli maggiori riguardano gli anziani, che sono il bersaglio preferito dei cybercriminali. A raccontare il nuovo pericolo ci ha pensato il tabloid britannico The Guardian.

Truffa dei parenti
Fonte Adobe Stock

La fama di Whatsapp è sempre più sfruttata dai malviventi per i loschi fini. La celebre applicazione con la cornetta biancoverde infatti è spesso terreno fertile per truffe e raggiri volti ad estorcere denaro alle persone.

L’ultima trovata dei cybercriminali arriva direttamente dal Regno Unito o meglio Oltremanica hanno portato alla luce un problema che fondamentalmente riguarda un po’ tutti. Vediamo a tal proposito cosa ha spiegato la nota testata inglese “The Guardian”.

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Truffa dei parenti: come funziona e cosa fare per poterla evitare

In pratica i truffaldini si fingono parenti in cerca di un aiuto economico. La scelta dei contatti da utilizzare non è casuale, anzi è mirata e ponderata. Infatti vengono utilizzati quasi sempre quelli di persone anziane con cui è più semplice fare presa.

Per verificare l’età della persona prima la si chiama senza però far sentire la propria voce. Spesso si finge che la linea sia disturbata e si attacca immediatamente. A quel punto, appurata “l’anzianità” della vittima, si procede con il messaggio in chat inscenando dei problemi al telefono e quindi l’impossibilità ad effettuare una chiamata vocale. 

In questo modo può evitare di far sentire la sua voce che giustamente il parente potrebbe non riconoscere. Una volta messa al sicuro la sua identità può procedere con la richiesta economica. Gli anziani in questi casi prendono subito a cuore la questione e senza troppi fronzoli concedono il denaro pensando di prestare aiuto ad un figlio o ad un nipote.

Spiare le persone su Whatsapp: le migliori tecniche per farlo (se è il caso di farlo)

Il consiglio migliore per poter smascherare chi compie questi gesti deplorevoli è quello di provarlo a contattare. Se non si riesce al telefono si cerca un altro modo, magari attraverso una email o i social network, anche se una chiamata rimane sempre la pista più sicura. Fino a quel momento guai ad elargire denaro, probabilmente si è vittime di una truffa

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