Come fare a pagare una badante se i soldi non bastano? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Dopo aver trascorso la maggior parte della propria esistenza a lavorare, sono in molti a non vedere l’ora di poter andare finalmente in pensione e dedicarsi alle proprie passioni.
Con il trascorrere degli anni può capitare a tutti di dover fare i conti con acciacchi di vario genere, spesso legati proprio all’avanzare dell’età. Se tutto questo non bastasse, può capitare di dover fare i conti con un peggioramento delle propria salute. Una situazione che si verifica, purtroppo, molto più spesso di quello che si possa pensare e per cui si rivela necessaria la presenza di qualcuno che presti assistenza.
Generalmente sono i famigliari a prendersi cura del famigliare, mentre in altri casi si può decidere di affidarsi ad una badante. In quest’ultimo caso, ovviamente, bisogna sostenere dei costi e per questo motivo interesserà sapere che è possibile usufruire di aiuti ad hoc per pagare la badante nel caso in cui non dovessero bastare i soldi. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Tanti anziani, purtroppo, si ritrovano a dover fare i conti con degli assegni particolarmente bassi. Una situazione senz’ombra di dubbio complicata, che risulta ulteriormente aggravata dall’allarme sociale che è scattato nelle ultime settimane, riguardante il rischio povertà energetica, con molti anziani che si ritrovano senza acqua e luce.
Proprio le pensioni, d’altronde, continuano ad essere spesso oggetto di polemica in quanto i relativi importi si rivelano essere particolarmente bassi. Basti pensare a tutti coloro che non riescono a pagare una badante, proprio perché i soldi non bastano.
Ebbene, in tale ambito, pertanto, è bene sapere che sono diversi gli aiuti messi a disposizione di coloro che hanno necessità di assistenza, anche continua, di una badante. Tra questi si annoverano il contributo Inps da mille euro, il rimborso da 300 euro per 12 mesi oppure l’indennità di accompagnamento.
Il programma Home Care premium mette a disposizione circa mille euro al mese per l’assistenza di familiari disabili, oltre ad altri aiuti integrativi per soggetti non autosufficienti. Tale importo può arrivare fino ad un massimo di 1250 euro al mese in base alle necessità di assistenza del soggetto interessato. Si tratta in pratica di una misura che può essere richiesta purché il valore Isee sia inferiore a 8 mila euro.
In alternativa chi è non autosufficiente può richiedere un rimborso per i costi della badante da 300 euro al mese. Si tratta di una misura disponibile per 12 mesi e che permette di pagare almeno in parte, appunto, una badante. Per poter beneficiare di tale rimborso, inoltre, bisogna essere in possesso di determinati requisiti. In particolare bisogna essere iscritti a Cassacolf ed essere in regola con i versamenti della contribuzione alla cassa. Ma non solo, al momento dell’iscrizione bisogna essere non autosufficienti.
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Per finire, tra gli aiuti più conosciuti si annovera senz’ombra di dubbio l’assegno di accompagnamento. Quest’ultimo si presenta come un sostegno economico erogato dall’Istituto di previdenza e volto a fronteggiare le spese per un accompagnatore. Anche in questo caso bisogna essere in possesso di determinati requisiti, come ad esempio l’impossibilità di svolgere atti quotidiani della vita e necessità di assistenza. Per quanto riguarda l’importo, invece, differisce di anno in anno.