Occhio alle novità! Importanti aumenti in vista con i cedolini delle pensioni di marzo 2022. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
Anche a marzo, ovviamente, verranno pagate le pensioni e in molti potranno beneficare di un assegno più ricco del solito.
Dopo aver trascorso la maggior parte della propria esistenza a lavorare, non stupisce che in molti non vedano l’ora di poter andare finalmente in pensione e potersi così dedicare alle proprie passioni. Proprio il trattamento pensionistico, inoltre, ricopre un ruolo particolarmente importante in quanto ci consente di attingere a quella fonte di soldi necessaria per riuscire a fronteggiare le varie spese.
A partire dall’alimentazione fino ad arrivare alle bollette di acqua, luce e gas, e non solo, in effetti, sono davvero molte le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Partendo da questi presupposti, quindi, non può che essere accolta positivamente la notizia che a marzo in molti potranno beneficiare di un cedolino più ricco. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Pensione, occhio alle novità, importanti aumenti a marzo 2022: tutto quello che c’è da sapere
A causa dell’impatto negativo del Covid sull’economia e il preoccupante aumento dei prezzi sono tante, purtroppo, le persone alle prese con una difficile gestione del bilancio famigliare. Proprio in tale contesto, pertanto, non può che essere accolta positivamente la notizia che a marzo molti pensionati potranno beneficiare di importanti aumenti sul cedolino. Ma per quale motivo?
Ebbene, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, l’Inps applicherà nel corso del 2022 le nuove aliquote Irpef e detrazioni. A proposito di quest’ultime, però, è bene sottolineare, non è ancora certo se verranno applicate già da marzo oppure se bisognerà attendere ancora qualche settimana.
Pensione, occhio alle novità, importanti aumenti per effetto della rivalutazione
Allo stesso tempo interesserà sapere che a marzo le persone potranno essere più alte per effetto della rivalutazione. Con il termine perequazione delle pensioni, ricordiamo, si fa riferimento alla rivalutazione annuale degli importi al fine di adeguarli al costo della vita. Viene applicata a tutti i trattamenti pensionistici, con l’adeguamento che viene calcolato sulla base degli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat.
A tal proposito è bene ricordare che in base a quanto previsto dal decreto ministeriale datato 17 novembre 2021, la percentuale da prendere in considerazione è pari all’1,7% a partire dal 1° gennaio 2022. Stando a quanto si evince dal sito dell’Inps, però: “L’Istituto, al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022, ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%“.
I trattamenti economici di gennaio e febbraio, pertanto, sono risultati più bassi del previsto. Per questo motivo, a partire da marzo 2022, verranno pagati i relativi conguagli. Ma non solo, sempre dal prossimo mese il ricalcolo delle pensioni verrà effettuato considerando un aumento pari all’1,7%. In questo modo i pensionati potranno beneficiare di un trattamento pensionistico più alto.
Per finire ricordiamo che la rivalutazione sarà piena al 100% in presenza di importi fino a quattro volte il trattamento minimo. La rivalutazione sarà pari, invece, al 90% dell’1,7% in caso di importi tra quattro e cinque volte le pensioni minime. Nel caso in cui, invece, l’importo risulti superiore a cinque volte il trattamento minimo, allora la perequazione sarà pari al 75% dell’1,7%.