Oltre all’ingente multa si rischia la decurtazione fino a 6 punti dalla patente. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e che bisogna fare per evitare il peggio
Si tratta di uno specifico caso inerente i semafori. Scopriamo quando questi possono diventare deleteri per gli automobilisti.
Le contravvenzioni sono un rischio all’ordine del giorno per gli automobilisti. Alle volte presi dalla frenesia della vita quotidiana ci si dimentica delle regole basilari e si va in contro a spiacevoli disavventure.
Degli esempi classici in tal senso sono i misuratori elettronici di velocità e le telecamere ai semafori. In primis sono degli strumenti importantissimi per la sicurezza, ma alle volte possono diventare anche dei nemici acerrimi.
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In quali casi si rischia la multa al semaforo
Soprattutto per quanto concerne i semafori è facile cadere in inganno, in particolar modo quando scatta il giallo. Il Codice della Strada parla chiaro in tal senso nella fattispecie all’articolo 41 comma 10, secondo cui nel lasso di tempo in cui è accesa la luce gialla gli automobilisti non devono oltrepassare la linea d’arresto.
L’unica eccezione riguarda il caso in cui il veicolo è talmente prossimo alla delimitazione tanto da non potersi fermare in condizioni di sicurezza (magari con una brusca frenata rischia dei fisiologici tamponamenti alle spalle).
Questo genere di trasgressione comporta una sanzione amministrativa fino a 222 euro e la decurtazione di 6 punti dalla patente. Molti automobilisti però hanno contestato le multe ricevute per via della durata esigua (a loro parere) della luce gialla.
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La Cassazione in questi frangenti ha applicato l’unica normativa vigente in tal senso, ovvero la risoluzione ministeriale 67906/2007. Secondo questa disposizione la luce gialla al semaforo deve durare almeno 3 secondi.
Questo è il tempo ritenuto necessario per l’arresto di un veicolo che procede a 50 Km/h al momento dell’accensione del colore intermedio. Quindi qualora un Comune a cui venga contestata la multa riesca a dimostrare che il semaforo rispetta i suddetti limiti temporali, può dormire sonni tranquilli. La legge gli darà sicuramente ragione. Con buona pace di chi è alla guida.