La pandemia da Covid 19 ha causato problemi di salute mentale, depressione, disturbi alimentari a tante persone, soprattutto ai più giovani.
Triste storia di una pandemia che nel giro di due anni è riuscita a colpire nel profondo ogni essere umano lasciando lividi e ferite che avranno bisogno di lungo tempo per risanarsi.
Nel 2020 è arrivato nelle nostre vite il Covid 19 scatenando una pandemia mondiale e la morte di un numero eccessivo di persone. Confusione, rabbia, paura sono stati e sono ancora sentimenti che dominano le nostre azioni facendoci ritrovare in un mondo che spesso facciamo fatica a continuare a sentire come nostro. Le limitazioni alla libertà individuale rese necessarie per evitare conseguenze più drastiche, la mancanza di abbracci, l’affievolirsi di sogni e speranze ci hanno accompagnato per due anni segnando pesantemente la nostra esistenza. I bambini e gli adolescenti sono tra le vittime più penalizzate dalla pandemia. I più piccoli non possono ricordare i tempi in cui un abbraccio spontaneo non faceva paura, in cui si passeggiava mostrando il sorriso e in cui a scuola c’era il compagno di banco. Le conseguenze delle mancanze e dei cambiamenti causati dalla pandemia hanno scatenato un panico interiore che si traduce, ora, in depressione, disturbi alimentari e danni più o meno seri alla salute mentale.
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Studi scientifici dimostrano come in seguito alla pandemia da Covid 19 siano aumentati i problemi di salute mentale. Risultano molto, troppo diffusi soprattutto tra i giovani ansia, depressione e disturbi alimentari. Un giovane su quattro ha problemi di depressione, uno su cinque di ansia. Sono i risultati elaborati dalla Società Italiana di Neuro-Psico Farmacologia in seguito ad uno studio che ha coinvolto 80 mila ragazzi.
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Soffrire di depressione durante l’infanzia e l’adolescenza significa portare un fardello che continuerà a gravare sulle spalle fino all’età adulta. Studi scientifici dimostrano come le difficoltà provate negli anni che dovrebbero essere i più spensierati si traducano, poi, in problematiche di salute mentale e di relazione con gli altri. Saltare gli anni della socializzazione, dell’interazione con coetanei e adulti e delle prime esperienze autonome di vita significa essere privati di un pezzo importante della propria vita per la formazione dell’Io di domani.
I pomeriggi passati a casa degli amici, le chiacchierate intorno ad un banco di scuola, gli esami da affrontare e i primi amori sono tappe fondamentali per la crescita sana di un bambino e di un adolescente. Non potendole vivere si avvertirà una mancanza che se non superata porta ad ansia e depressione. Come nell’elaborazione di un lutto ci sono varie fasi da superare per prendere coscienza della perdita e superarla – per quanto possibile – in modo tale da poter ritrovare la speranza nel futuro.
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Questi due anni dovranno presto essere lasciati alle spalle per dare spazio a nuove scoperte e nuove esperienze e per riscoprire che non esistono solamente videogiochi, social e chat. Occorre insegnare ai più giovani che esistono gli abbracci, i sorrisi e la spensieratezza al di fuori di quattro mura o di uno schermo. Solo in questo modo si potrà uscire dal tunnel della depressione e dei disturbi alimentari provocato dal Covid 19. La pandemia ci ha già tolto tanto, è il momento di non dargliela più vinta.