In arrivo contributi a fondo perduto per coprire le spese sanitarie. Scopriamo a chi si rivolgono, i requisiti da soddisfare e la modalità di inoltro della domanda.
Il Decreto Sostegni Ter include tra le misure di sostegno l’erogazione di contributi a fondo perduto per alcune spese sanitarie effettuate da specifiche categorie di cittadini.
Lo scorso 27 gennaio 2022 è stato pubblicato il Decreto Sostegni Ter per sostenere economicamente alcuni dei settori più colpiti dalle restrizioni legate alla pandemia. L’obiettivo è erogare quei ristori tanto attesi ai professionisti e agli imprenditori che a causa della pandemia hanno vissuto un rilevante periodo di crisi. Tra le categorie più colpite rientrano le società sportive. Parliamo di un settore rimasto fermo per periodi di tempo molto lunghi e che ha dovuto introdurre limitazioni stringenti all’apertura per arginare la diffusione del Covid 19 incidendo, però, sui guadagni. Il supporto verrà erogato tramite contributi a fondo perduto e copertura delle spese sanitarie. Scendiamo nei dettagli ed approfondiamo l’agevolazione.
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I contributi a fondo perduto previsti dal Decreto possono essere richiesti dalle società sportive professionistiche e dalle società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Registro Nazionale. I ristori riguardano la copertura delle spese sanitarie sostenute per sanificare i locali, prevenire la diffusione del Covid 19 ed effettuare test diagnostici per il rilevamento del Covid 19.
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Il fondo di riferimento è di 20 milioni di euro per i primi tre mesi del 2022. Ricordiamo che il 30% delle somme stanziate spetterà alle associazioni e società dilettantistiche del settore natatorio, particolarmente colpito dalla pandemia. I titolari di un impianto sportivo possono, dunque, inoltrare domanda ma attenzione ad una particolare condizione di accesso.
Oltre all’iscrizione al Registro Nazionale e alla gestione di un impianto sportivo professionale o dilettantistico, condizione necessaria per poter richiedere i contributi a fondo perduto è un danneggiamento rilevante a causa della pandemia. Il riferimento è a perdite economiche importanti causate dalle limitazioni imposte dalla diffusione del Covid 19.
Ricordiamo, poi, che il 30% delle somme stanziate spetterà alle associazioni e società dilettantistiche del settore natatorio, particolarmente colpito dalla pandemia.
L’Autorità politica in materia di sport ha il compito di occuparsi delle modalità di inoltro delle domande di accesso alla misura. Ad oggi si attende il Decreto in cui verranno presentate tali modalità così come si attende di conoscere i termini del rimborso. Infine, ricordiamo che l’Autorità sarà impegnata anche ad effettuare controlli a campione per verificare i requisiti delle società che chiederanno l’accesso ai ristori.