Cosa bisogna fare per ottenere dei vantaggi fiscali ed aiutare un figlio ad acquistare casa. Le diverse formule a disposizione dei genitori
Aiutare i giovani nell’acquisizione di una casa è possibile e non più troppo complicato, a patto che si seguano alcune semplici direttive.
Comprare una casa per i propri figli è il desiderio non troppo nascosto di molti genitori. Un ambizione difficile da realizzare, che però può diventare meno proibitiva se si utilizzano gli strumenti adeguati.
Esistono varie soluzioni per riuscire nell’intento, ma vanno ponderate ed attuate nel modo giusto. Cerchiamo di scoprirle insieme, analizzandone i vari benefici che possono comportare.
Acquistare casa ai propri figli spendendo poco: la guida completa
Donazione e prestito sono per forza di cose le strade più logiche ed intuitive da percorrere. Nel primo caso può avvenire tramite assegno, bonifico (con il denaro che passa dal conto del genitore a quello del figlio).
Fino ad 1 milione di euro per ciascun genitore, non è necessario il pagamento dell’imposta di donazione. Non tutti però hanno la forza economica per poter fare ciò e quindi è sempre bene valutare delle alternative.
Tra queste c’è il prestito familiare con i genitori che possono scegliere di applicare un tasso di interesse molto basso o addirittura gratuito. L’aspetto fondamentale se si decide di optare per questa soluzione è che il rimborso delle somme prestate avvenga con regolarità in modo tale che possa essere rimodulato come donazione.
I genitori in questo modo possono fare da garanti per il prestito contratto dal figlio mettendo a disposizioni dei propri beni personali o ipotecando degli immobili di loro proprietà.
Mutui under 36: fino a quanto è possibile risparmiare per comprare casa
In caso di mancato pagamento, i creditori potranno quindi pignorare l’immobile dei genitori ma non gli altri beni. Un’altra soluzione per massimizzare il vantaggio fiscale è quello della nuda proprietà da parte del figlio con i genitori che ne mantengono l’usufrutto, ovvero il godimento. Questi ultimi hanno il diritto di utilizzare legalmente la proprietà fino a quando il bambino non giunge alla maggiore età.