Sette patologie gastriche consentono di ottenere l’erogazione della pensione di invalidità. Scopriamo quali sono e i diritti di cui avvalersi.
Alcune malattie gastriche comportano un grado di invalidità tale da garantire l’accesso alla pensione di invalidità. Vediamo quando è possibile ottenere le prestazioni garantire dallo Stato.
Un numero elevato di persone soffre di disturbi gastrointestinali. Reflusso, gastrite, ulcera, disturbi digestivi sono sempre più frequenti e spesso comportano conseguenze rilevanti sullo svolgimento delle attività quotidiane. Le patologie legate allo stomaco e all’apparato digerente possono, infatti, incidere notevolmente sulla funzionalità dell’organismo e limitarla. In questo caso, il soggetto sofferente può richiedere la pensione di invalidità. Naturalmente, una commissione medica dovrà attestare la reale presenza della patologia e attribuire un punteggio di invalidità tale da poter garantire l’accesso alla prestazione. Vediamo quali sono le malattie che possono comportare gravi compromissioni della salute.
Invalidità civile: chi può davvero presentare domanda? La risposta non è scontata
L’invalidità verrà riconosciuta se il soggetto soffre di stenosi esofagea con ostruzione serrata con conseguente necessità di gastro/entero-stomia. La percentuale di invalidità riconosciuta corrisponderà al 100%. Ciò significa che la persona con tale patologia potrà avvalersi di tutte le agevolazioni economiche previste per l’invalidità massima soddisfacendo le condizioni richieste. Parliamo, ad esempio, dell’indennità di accompagnamento, dell’esenzione ticket, della pensione di inabilità per invalidi al 100%, dell’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie e dell’esenzione dal pagamento del bollo auto.
Invalidità al 20%, in arrivo oltre 3 mila euro: chi sono i destinatari
Occorre considerare, poi, altre sette patologie gastriche che consentono di richiedere la pensione di invalidità pur con un grado di inabilità inferiore al 100%. Prima di citarle ricordiamo che il diritto all’assegno scatta solamente partendo da un grado di invalidità pari o superiore al 74%.
La cirrosi epatica di classe C di Childpugh è una patologia riconosciuta come invalidante. L’assegno spetta con grado di invalidità compreso tra l’81 e il 100%. Una seconda patologia gastrica è la stenosi esofagea che comporta una continua alimentazione liquida. Si riconosce un’invalidità tra il 71 e l’80%. Passiamo alle malattie croniche dell’intestino di III e IV classe con punteggio di invalidità compreso tra il 61 e il 100%.
Seguono il trapianto di intestino complicato con invalidità di riferimento tra il 61 e il 100% e il trapianto di fegato complicato con invalidità tra il 61 e il 100%. Altra patologia gastrica è la cirrosi epatica di classe B di Childpugh con punteggio variabile da 7 a 9 e grado di invalidità riconosciuto compreso tra il 61 e l’80%. Conclude l’elenco la sindrome di malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica o infiammazione o da resezione con grado di invalidità tra il 61 e l’80%.