La Tessera Sanitaria contine un chip, lo avremo notato tutti, ma quali sono le informazioni che questo contiene?
Oggi sono tutti preoccupati dalla privacy che rischia di essere violata di giorno in giorno con tantissimi mezzi. Tutto oggi è elettronico e i chip contengono informazioni su di noi, alcune tra l’altro sono presenti anche sul Green Pass, su cui da mesi è in atto un gran dibattito tra pro e contro.
Ma non c’è bisogno di ricorrere a chissà quante congetture e neanche a quanto inserito nel web. Anche una semplice Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS), ha al suo interno alcune informazioni su di noi. Vediamo quali e se dovremmo preoccuparci per la nostra sicurezza.
Arriva lo stress test per concorsi pubblici: come funziona e a cosa serve
Cosa dice di noi una Tessera Sanitaria
Ormai queste tesserine plastificate posseggono un chip (il rettangolino di colore giallo), da molti anni. Arrivò infatti nel 2011 ed ormai siamo abituati a vederlo sulle nostre Tessere. Ma quanto si viene a sapere di noi attraverso quel chip? Ricordiamo che il formato è simile, ma non c’entra niente con le carte d’identità, usabili tra l’altro anche dopo la scadenza. Ma preoccupiamoci solo della Tessera Sanitaria.
Semplicemente, quel microchip è lì per far sì che quella che possediamo possa diventare proprio una Carta Nazionale dei Servizi. Serve quindi a verificare quelli detti “dati primari”, ovvero, nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita. A rispondere ai più curiosi sull’argomento, ci ha pensato la Regione Veneto, che ha specificato alcuni dettagli.
Effettuare una registrazione di nascosto è legale? Cosa dice la Legge sui novelli 007
Essa, ha anche valenza per: “certificare l’iscrizione del cittadino al SSN e permettere l’accesso a tutti i servizi erogati dallo stesso SSN”, ed anche per fungere da Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) per favorire gli aiuti per tutti coloro che si trovassero in UE. Secondo quanto si legge ancora sul portale ufficiale della Regione Veneto, possiamo stare tranquilli perché non perderemo: “il riconoscimento sicuro e tutela la privacy del cittadino quando accederà ai servizi messi a disposizione dalle Amministrazioni Pubbliche”.