Le pensioni integrative servono a costruirsi un futuro previdenziale più solido, ma le alternative sono davvero tante. Ne abbiamo selezionate cinque.
Oggi più che mai è importante parlarne. Sono strumenti espressamente mirati a rendere un po’ più sicuro il proprio ‘futuro previdenziale’.
Ricordiamo che la pensione integrativa è da intendersi una forma di risparmio pensionistico. Si somma alla pensione di base del regime pubblico obbligatorio (primo pilastro). Di fatto, rappresenta il secondo pilastro del sistema pensionistico del nostro paese.
La finalità della pensione integrativa è molto facile da scorgere. Essa infatti consiste nel contribuire a conservare un tenore di vita adeguato anche dopo il pensionamento, in un regime tutelato e vantaggioso dal punto di vista fiscale.
Di seguito intendiamo focalizzarci proprio sul mondo delle pensioni integrative, considerandone in particolare cinque. Alla luce della nostra analisi, mostrano indubbi elementi di interesse e vantaggi. Ecco allora tutti i dettagli sui prodotti offerti da BNL, Banco BPM, CheBanca!, Credem e Poste Italiane.
La nostra panoramica delle proposte in tema di pensioni integrative comincia con BNL Pianopensione. Ossia un Piano Individuale Pensionistico, ideato per costruire a poco a poco una pensione integrativa per il cliente o per i propri familiari. Sfruttando così una rete di vantaggi fiscali offerti da questa tipologia di prodotti.
Di fatto siamo innanzi ad uno strumento di previdenza complementare ad adesione individuale, sottoposto alla vigilanza della COVIP e mirato all’erogazione di prestazioni che vanno ad integrare la pensione riconosciuta dal sistema pubblico.
Con questa offerta l’interessato può costruire la propria pensione integrativa in modo semplice ed efficace, così come indicato nel sito web ufficiale BNL. Da notare che colui che sceglie questo prodotto, può contribuire anche con piccoli accantonamenti mensili e può eventualmente interrompere, sospendere o modificare in ogni momento il piano di versamenti stabilito, riproporzionandolo alle proprie esigenze e capacità di risparmio.
Come indicato da questa banca, l’interessato può altresì scegliere di far confluire su Pianopensione BNL anche il TFR e l’eventuale contributo del datore di lavoro.
Al raggiungimento dei requisiti pensionistici previsti dal proprio regime obbligatorio di appartenenza (e fatti salvi almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari) il contraente, che deve essere sempre persona fisica, può scegliere tra le seguenti prestazioni:
Tramite questa offerta, è possibile individuare la combinazione più adatta alle esigenze del singolo cliente, sia in termini di potenzialità di performance, che di protezione delle somme versate. Ecco perché è interessante di queste pensioni integrative.
In particolare, per l’interessato la scelta è tra i seguenti profili:
In particolare, gestione separata ValorPrevi consiste in una gestione separata di Cardif Vita S.p.A. a rendimenti mensili, formata in occasione del lancio del prodotto BNL Pianopensione. Scopo della gestione è la conservazione del capitale investito e la realizzazione di rendimenti positivi nel medio lungo periodo.
Mentre il Fondo interno ValorPlus è un Fondo interno assicurativo gestito da Cardif Vita S.p.A. e formato al momento del lancio del prodotto BNL Pianopensione. Finalità del Fondo è ottenere l’aumento nel tempo delle somme che vi rientrano, grazie ad una gestione collettiva che permette maggiore diversificazione del portafoglio e in virtù di una gestione professionale degli
investimenti in strumenti finanziari ad hoc. BNL fa notare altresì che l’investimento è prevalentemente azionario.
Da notare altresì che grazie a BNL Pianopensione, si può beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali valevoli per le forme pensionistiche complementari. Ciò è ben delineato dall’istituto di credito nel proprio sito web ufficiale.
In particolare, i contributi versati, compresi quelli eventualmente versati dall’azienda o datore di lavoro, sono deducibili fiscalmente entro un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Inoltre, all’interno di detto limite è possibile beneficiare della deduzione fiscale anche per contributi versati a favore di soggetti fiscalmente a carico (pensiamo ad es. ai figli). E non è finita qui: prevista altresì una tassazione agevolata sulle plusvalenze maturate e sulle prestazioni erogate.
Attenzione però: con riferimento a dette pensioni integrative, BNL rimarca che l’erogazione delle prestazioni è subordinata alla maturazione dei requisiti previsti per la pensione pubblica, ma per particolari necessità si può ritirare in tutto o in parte le somme versate per il tramite di riscatti o anticipazioni.
Ovviamente, con riferimento a questo prodotto BNL, è possibile compilare un apposito form nella pagina del sito web ufficiale relativa, al fine di fissare un appuntamento ed approfondire con un consulente tutti i dettagli circa la pensione integrativa in oggetto.
Assai interessante è altresì il piano individuale pensionistico Poste Vita. Nel sito delle Poste viene opportunamente rimarcato che: “la previdenza complementare è uno strumento utile per integrare la pensione e non correre il rischio di dover fare delle rinunce in futuro e quindi rivedere il proprio tenore di vita”.
Per il tramite di un contributo mensile o annuale, il sottoscrittore potrà costruire fin da subito una pensione complementare e garantirsi, in funzione di quanto sarà versato nel periodo di accumulo, lo stanziamento di un importo ad integrazione del proprio reddito futuro.
Non solo: oltre a pianificare il risparmio per la pensione, l’interessato potrà risparmiare da subito, sfruttando durante la fase di accumulo, alcuni vantaggi fiscali, di cui si trova traccia nelle norme di legge.
Da notare anche che all’interno del sito web ufficiale, è presente uno strumento ad hoc, che serve a calcolare / stimare la propria pensione pubblica e decidere se è davvero il caso di costruire una pensione complementare. Ciò ovviamente al fine di conservare in futuro un tenore di vita in linea con le proprie aspettative e con le necessità legate alla vita quotidiana.
Da rimarcare che l’adesione a questa tipologia di pensioni integrative è da ritenersi individuale e totalmente libera. Essa può compiersi da parte di tutti i soggetti, lavoratori e non, che vogliono realizzare un piano di previdenza complementare su base individuale senza alcuna restrizione.
Postaprevidenza Valore comporta la facoltà di versare il TFR, compiendo la scelta presso il datore di lavoro. Poste Italiane precisa che se l’interessato non fa alcuna scelta, il TFR continuerà a confluire automaticamente nel fondo pensione previsto dal proprio contratto di lavoro.
Come evidenziato nel sito web ufficiale, sono tre le caratteristiche chiave di questo prodotto:
Se ci si domanda perché conviene aderire a questa offerta di Poste Italiane, la risposta è data da quest’ultima con estrema chiarezza, nel proprio sito web. L’interessato che aderisce a Postaprevidenza Valore, potrà al momento dell’adesione:
In fase di accumulo, l’interessato potrà invece:
Mentre, al momento della maturazione dei requisiti pensionistici – e con almeno 5 anni di contributi – l’interessato potrà:
All’interno del sito web di Poste Italiane sono contenute chiare informazioni anche per quanto riguarda la effettiva sottoscrizione di questa tipologia di pensioni integrative.
Infatti, è rimarcato che, per sottoscrivere Postaprevidenza Valore, si può facilmente prendere un appuntamento in un ufficio postale abilitato per avere anzitutto una consulenza previdenziale, con la quale meglihttps://corporate.ef.com/campus/mypage/homeo inquadrare la propria situazione. Ovviamente occorre portare con sé un documento di identità in corso di validità ed il proprio codice fiscale.
Ma prima dell’incontro, è sempre preferibile leggere con attenzione tutta la documentazione disponibile in ufficio postale e sul sito nella sezione “Documentazione Contrattuale” (Nota Informativa, Condizioni Generali di Contratto, Regolamento, Documento Regime Fiscale e Documento sulle Anticipazioni).
All’interno del sito web ufficiale di Poste Italiane, nella sezione dedicata a questa tipologia di pensioni integrative, sono presenti degli utilissimi quadri costi e benefici fiscali, che vogliamo qui riportare.
Costi:
Come precisato da Poste Italiane, la previdenza integrativa, per la sua rilevanza sia in termini individuali che sociali, è sottoposta ad una fiscalità agevolata che implica un notevole beneficio per gli aderenti. Infatti:
Molto interessante è l’offerta di previdenza complementare di Banco BPM. Il PIP o Piano Individuale Pensionistico rappresenta un’assicurazione sulla vita a versamenti periodici e integrativi, mirata a garantire, al momento del pensionamento, prestazioni pensionistiche complementari a quelle del sistema obbligatorio. Si tratta insomma dello schema visto finora.
Ecco in sintesi i vantaggi collegati alla sottoscrizione di questa offerta:
In relazione all’ultimo punto in particolare Banco BPM precisa che “Le risorse versate dagli aderenti sono impignorabili e insequestrabili da parte dei loro eventuali creditori durante la fase di accumulo. Le prestazioni pensionistiche in capitale e in rendita sono aggredibili, in fase di erogazione, solo nell’ammontare massimo di un quinto della pensione stessa, valutato al netto delle ritenute fiscali. Inoltre, Le forme pensionistiche integrative costituiscono dei patrimoni autonomi e separati all’interno del patrimonio complessivo del gestore e quindi in caso di suo fallimento il patrimonio accumulato è salvaguardato”.
Anche questa è sicuramente un’offerta interessante e degna di nota: il Piano Individuale Pensionistico BPM offre la garanzia di incassare, alla data del proprio pensionamento, una rendita integrativa rispetto a quella del sistema pensionistico obbligatorio.
Sulla scorta dei fattori dell’età, propensione al rischio e anni che mancano al pensionamento, l’interessato può scegliere dove far confluire i propri versamenti contributivi, allo scopo di preservare il proprio tenore di vita dopo l’uscita dal mondo del lavoro.
Per questo prodotto rientrante tra le pensioni integrative è prevista la consulenza ad hoc di Banco BPM, possibile anche a distanza. L’interessato, in particolare, può ricevere e firmare le proposte di investimento direttamente da PC o tablet. Inoltre può comodamente svolgere operazioni senza andare in filiale con la possibilità di consultare online i propri documenti.
Anche in CheBanca, gruppo Mediobanca, hanno ben chiara l’utilità di una pensione complementare in vista del futuro. “Mantenere un adeguato tenore di vita anche in futuro è un aspetto da considerare già durante la vita lavorativa. Con la previdenza complementare proteggi il tuo benessere futuro: è uno strumento utile per integrare la pensione beneficiando fin da subito di importanti vantaggi fiscali, previsti dalla legge”, si può trovare scritto nelle pagine web del sito ufficiale, dedicate alle pensioni integrative.
D’altronde è pur vero che giorno dopo giorno sta crescendo il cd. gap pensionistico. In particolare, l’aumento dell’aspettativa di vita e le continue riduzioni della pensione di base – dopo le riforme del sistema di previdenza pubblica – sono aspetti che spiegano perché è essenziale pensare oggi al proprio trattamento pensionistico complementare. CheBanca ribadisce che – a seguito delle ultime modifiche applicate al sistema pensionistico pubblico per renderlo più sostenibile – il cd. gap pensionistico, vale a dire la differenza tra importo mensile della pensione e importo dell’ultima retribuzione percepita, è cresciuto non di poco.
Le offerte in tema di previdenza complementare CheBanca! sono dedicate a lavoratori dipendenti, liberi professionisti e non lavoratori.
Attenzione però: per scegliere l’offerta in tema di pensioni integrative di CheBanca!, occorre aver già aperto un conto corrente presso l’istituto. Per tutti i dettagli circa il meccanismo in oggetto, sono disponibili i consulenti specializzati, i quali sapranno consigliare al meglio l’interessato, per quanto attiene alla scelta del piano pensionistico complementare.
Non possiamo non ricordare quelli che sono gli aspetti di punta, connessi alla scelta di una forma di previdenza complementare, ed evidenziati nel sito web CheBanca. Eccoli di seguito:
Si tratta di un Piano Individuale Pensionistico (PIP) di agevole comprensione e flessibile, frutto della collaborazione con Aviva, da oltre 300 anni specializzata in servizi assicurativi, di risparmio e investimento.
Grazie ad Aviva Top Pension l’interessato potrà costruire una pensione complementare che integri la pensione pubblica, nella specifica finalità di proteggere il proprio tenore di vita futuro.
In estrema sintesi, è il fiore all’occhiello dell’offerta CheBanca!, ossia un Piano Individuale Pensionistico (PIP) che presenta una soluzione elastica e personalizzabile, al fine di costituire gradualmente la pensione integrativa beneficiando di importanti vantaggi fiscali previsti dalla legge.
Il cliente è libero di scegliere il piano di suo interesse. Grazie ad Aviva Top Pension vi è un catalogo di soluzioni differenti. a disposizione diverse linee di gestione. Caratterizzate da una differente distribuzione delle componenti di Gestione Separata GEPI e Fondi Interni (Obbligazionario, Azionario, Bilanciato e Flessibile). I piani (Garantito, Guidato, Libero e Combinato) sono disponibili per la libera scelta del sottoscrittore, ma ribadiamo che onde sottoscrivere Aviva Top Pension è necessario essere titolari di un conto corrente CheBanca!
Ovviamente, al fine di attivare il piano di previdenza complementare, ci si può rivolgere ai consulenti CheBanca! Questi ultimi sapranno dare tutte le delucidazioni del caso e assistere nella scelta della soluzione migliore per le proprie esigenze.
In ogni caso, è molto utile il documento sulle condizioni economiche pubblicato nel sito web ufficiale.
Infine, con riferimento a questa offerta di pensioni integrative, vale la pena ricordare che la collaborazione con Aviva è garanzia di qualità. Quest’ultima è infatti leader in GB e tra i principali player in Europa. Oggi il Gruppo Aviva offre a oltre 33 milioni di clienti prodotti e servizi assicurativi, di risparmio e di investimento.
Lavoro, le figure più ricercate a febbraio: dove candidarsi subito
A questo punto, concentriamoci sulla quinta ed ultima offerta da noi selezionata, ovvero quella di Credem, Credito Emiliano S.p.A. Come rimarcato dallo stesso istituto nel proprio sito web: “Nell’ultimo periodo, l’intera previdenza pubblica è stata oggetto di riforme, che hanno modificato radicalmente il sistema pensionistico. La soluzione? il Fondo Pensione Credem Previdenza, pensato per un domani sempre all’altezza delle tue aspettative”.
Da notare peraltro che nella sezione del sito web ufficiale, espressamente dedicata alle pensioni integrative Credem, è presente un utile simulatore Fondo Pensione Credem Previdenza, ossia il prodotto presentato da questo istituto di credito. Esso consente di avere un’idea, quanto meno indicativa, della propria pensione futura. Certamente aiuta in vista di una possibile sottoscrizione del prodotto in oggetto.
Abbiamo innanzi l’offerta di questo istituto di credito che consente un efficace investimento, per chi intende accantonare una porzione dei propri risparmi al fine di integrare la pensione previdenziale.
Sottoscrivendo l’offerta in oggetto, l’interessato può contare sui seguenti aspetti positivi (non dissimili da quelli visti in precedenza):
L’istituto, all’interno dell’area web riferita a questo prodotto, precisa altresì quali sono i soggetti che possono sottoscrivere il Fondo Pensioni in oggetto. Eccoli di seguito:
L’istituto precisa poi che è possibile aderire ad un fondo pensione anche per i figli (o per gli altri familiari fiscalmente a carico) per edificare un piano di risparmio per i figli. Ovviamente, come già per tutte le altre offerte viste in precedenza, anche per il Fondo Pensione Credem Previdenza è possibile fissare un appuntamento con un consulente specializzato. Onde ricevere tutte le informazioni di dettaglio per l’eventuale sottoscrizione e per una scelta consapevole.