L’autovelox dev’essere opportunamente segnalato. Altrimenti l’eventuale multa potrà essere contestata. A patto di rispettare una certa scadenza.
Le auto odierne hanno quasi tutte una caratteristica fondamentale. Quella di segnalare per tempo la presenza di autovelox sulla strada che stiamo percorrendo. Una funzione decisamente utile.
L’obiettivo, chiaramente, non è solo quello di evitarci delle multe ma anche farci rispettare i limiti di velocità. Certo è che l’alert dell’auto riesce a risparmiarci una contravvenzione-beffa, affibbiata magari per aver superato di poco il limite previsto, al netto della tolleranza di qualche km/h. Per il resto, occorre affidarci alla saggezza e al buon senso, rispettando i limiti e tenendo d’occhio segnaletica e bordi delle strade, così da individuare l’autovelox prima che lui individui noi. Questo in teoria. In pratica, vi sono delle situazioni controverse in cui le odiate macchinette, pur presenti, non sono opportunamente segnalate.
Una contravvenzione in piena regola alle leggi italiane, dal momento che l’autoveolx, per essere regolare, dev’essere segnalato dai cartelli così da consentire all’automobilista di rallentare in anticipo. Ed evitare, quindi, delle brusche e pericolose frenate (con serio rischio di tamponamento) se la macchinetta viene notata solo all’ultimo. In sostanza, piazzare l’autovelox di nascosto non è una strategia legale. Un’opportuna segnalazione è necessaria, anche se la Legge non chiarisce in merito a possibili distanze minime. Questo, infatti, dipende dal tipo di strada.
Autovelox, non solo velocità: che cosa controllano delle nostre auto
Autovelox non segnalato: come contestare la multa
La distanza massima, invece, è un dato noto: quattro chilometri, come da normativa vigente. Attenzione perché si tratta di un aspetto fondamentale. Qualora dopo tale distanza l’autovelox non dovesse comparire, l’eventuale multa sarebbe illegittima. Inoltre, anche il cartello di segnalazione deve essere di una grandezza adeguata alla visibilità cui deve adeguarsi. Se i cartelli sono troppo piccoli oppure coperti dalla vegetazione, la contravvenzione può essere contestata. E ancora, il cartello dovrà specificare anche la natura del dispositivo, ovvero se si tratta di sistema di tutor oppure di autovelox in senso classico. Nel primo caso sarà rilevata la velocità media, nel secondo la massima.
Autovelox: esiste un sistema legale per aggirarlo ed evitare le multe
La multa in questi casi potrebbe essere comminata lo stesso e dovrebbe arrivare entro 90 giorni. Dal momento dell’arrivo, il conducente potrà fare ricorso entro i successivi 60 giorni. L’eventuale deficit nella segnalazione opportuna dell’autovelox, peraltro, non dovrà nemmeno essere dimostrata con delle foto. Sarà la PA, infatti, a provvedere ad accertare l’assenza delle condizioni obbligatorie tramite fotografie. A ogni modo, al fine di corredare al meglio il ricorso, è sempre opportuno che anche l’automobilista alleghi una fotografia a dimostrazione di quanto contestato. Occhio a rispettare il limite dei 60 giorni. In caso contrario, ci si potrebbe ritrovare a dover pagare multe fra 39 e 159 euro pur potendo benissimo evitarle.