L’idraulico di ieri e quello di oggi: differenze a confronto, requisiti, percorso di studio e potenzialità nel mondo del lavoro. Scopriamo insieme i segreti di una professione che si è notevolmente evoluta ma non di certo stravolta.
C’era una volta “il ragazzo”, l’apprendista, il giovanissimo che seguiva il maestro, l’anziano artigiano, nel suo peregrinare da casa in casa o nel suo duro lavoro di bottega. Valeva per tutti i livelli delle manutenzioni domestiche e anche per uno dei settori da sempre più “affollato” di richieste di intervento da parte della collettività. L’idraulico, mestiere vecchio come il mondo, quello che almeno una volta si imparava sul campo. Chi di noi non ha mai avuto bisogno di una “sistemata” al rubinetto che perde o peggio ancora ad un impianto da ristrutturare o sistemare ex novo per la nostra abitazione?
Potremmo iniziare spiegando cosa significa il termine impianto idraulico: impianto idraulico è un qualsiasi sistema che convoglia fluidi per un’ampia gamma di applicazioni all’interno e all’esterno di un edificio. L’impianto idraulico utilizza tubi, valvole, impianti idraulici, serbatoi e altri apparecchi per convogliare i fluidi.
Dopo aver spiegato il termine “impianto idraulico”, chi è allora un idraulico? Un idraulico è qualsiasi persona addestrata all’installazione e alla manutenzione dei tubi nelle nostre case e nelle nostre attività.
Può anche riferirsi a una persona che installa e ripara tubazioni, infissi, elettrodomestici, in connessione con l’approvvigionamento idrico, sistemi di drenaggio, ecc., Sia all’interno che all’esterno degli edifici.
L’idraulico è quindi quella figura professionale alla quale prima o poi tutti hanno fatto ricorso nella loro vita. Un idraulico è un valido aiuto in caso di problemi in casa: un elettrodomestico che non funziona e allaga l’abitazione, un tubo rotto, oppure anche semplicemente un prodotto da montare. L’idraulico può sicuramente tornarci utile in tutte queste situazioni, e deve essere una figura professionale completa, e saper utilizzare l’attrezzatura del mestiere. Ma come si diventa idraulico?
Questa figura tecnica in genere è una di quelle che tornerà sempre utile nel nostro percorso di vita, specialmente se è in grado di specializzarsi oppure di mantenere un ampio spettro di capacità professionali. Questo mestiere quindi è davvero uno dei più importanti, anche se spesso è un po’ nell’ombra.
Ma cosa sappiamo di questa professione, come si diventa un idraulico? Quali sono gli studi da fare e quale è il percorso professionale, teorico e pratico, da seguire? Quali sono gli sbocchi professionali e quale il guadagno? I requisiti? Insomma non è facile sapere come si diventa idraulico e noi siamo qua per spiegarvi come fare.
Per diventare idraulico, fino a qualche anno fa, ma il discorso è in fondo eternamente valido, bastava lavorare “sotto l’ala” di un esperto, il classico percorso di apprendista, per poter imparare sul campo. Oggi invece esiste un percorso teorico-tecnico da seguire per poter conseguire il diploma e poi cominciare a lavorare nel settore.
Cominciamo col dire che non sono richiesti particolari requisiti per diventare idraulico, si tratta di una professione che tutti, uomini e donne, possono fare.
Esperienza professionale, titolo di studio e passione nel settore sono i veri requisiti che possono rendervi un bravissimo idraulico. Vediamo quindi che percorso seguire per intraprendere questo tipo di lavoro.
Gli idraulici hanno una serie di compiti da svolgere. Di solito sono coinvolti nel lavoro pratico. A volte si trovano a redigere progetti e ad aiutare a rendere più efficiente il processo di installazione.
L’impianto idraulico è indiscutibilmente una professione con un ampio numero di possibili percorsi di carriera.
Prospettive di carriera? Tantissime potremmo dire, molto di più del passato.
Qualcuno interessato a diventare un idraulico deve sapere che lavorare come idraulico residenziale è solo una piccola parte delle opportunità di carriera disponibili per un idraulico professionista esperto.
Gli idraulici lavorano spesso a fianco degli architetti, in quanto possono fornire preziose conoscenze sulle migliori posizioni per il passaggio del muro e le posizioni degli impianti, risparmiando all’architetto tempo prezioso ed evitando costosi errori.
Oltre a progettare ed installare l’impianto idraulico, studiando la giusta disposizione di tubi, allacciamenti, rubinetti, contatori, scarichi, pompe e pressurizzatori, necessari in caso di ristrutturazione di bagno e cucina, gli idraulici si occupano anche di sistemi di riscaldamento, condizionamento e conduzione di acqua e vapore, sistemi di riscaldamento a pavimento, parete e soffitto, caldaie a gas ad alto rendimento a condensazione e a pellet, pompa di calore e impianti di ricambio aria, approvvigionamento di acqua potabile, irrigazione, smaltimento delle acque reflue o il drenaggio.
Per ricapitolare: cosa fa l’idraulico? Ecco i lavori di idraulica più comuni:
Per poter diventare un idraulico è necessario avere un titolo di studio in uno di questi campi:
Oggi come oggi esistono diverse scuole superiori professionali che formano le persone per diventare un idraulico, unendo lo studio teorico alla pratica (es. per mezzo di tirocini durante gli studi o di apprendistati, comunque si tratta di percorsi di studio professionalizzanti per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro).
L’esperienza professionale, ad ogni modo, conta più del titolo stesso. Ecco perché è importante cercare di fare dei tirocini già durante gli studi per cercare di mettere in pratica quello che si conosce a livello teorico, affiancati da professionisti. Dopo aver creato un curriculum con discrete esperienze tecniche, sarà sicuramente più facile entrare nel mondo del lavoro come idraulico dipendente oppure aprire una partita IVA per intraprendere la professione in proprio.
L’esperienza professionale può quindi essere non specializzata o specializzata, nel settore e questo certamente influenzerà il percorso del futuro idraulico.
Non possiamo dimenticare poi, che oltre al libero professionista, si può anche intraprendere il percorso di “idraulici operai specializzati” per una grande azienda, che magari si occupa a 360 gradi di fornire al cliente figure legate al grande panorama della ristrutturazione edilizia.
Sempre più giovani imprenditori, infatti, si “lanciano”, disponendo di un capitale da parte, nell’iniziativa di acquistare immobili, ristrutturarli a proprie spese con la propria squadra di tecnici, e rivenderli naturalmente a prezzi raddoppiati.
Vediamo in quali casi è necessario quindi rivolgersi ad un pronto intervento idraulico:
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Ma quanto guadagna un idraulico? Rispondere ad una domanda di questo tipo non è facile, bisogna considerare che un idraulico può lavorare come dipendente, quindi con stipendio fisso, o in proprio. In genere lo stipendio medio di un idraulico è di circa 1400 euro al mese. Invece un libero professionista può guadagnare anche 3mila e più euro al mese, anche se ovviamente deve contare su un giro di clienti che dovrà crearsi egli stesso. Molto dipende dall’esperienza, dalla specializzazione e ovviamente anche dall’esperienza lavorativa che si ha accumulata e che può fare la differenza. Senza dimenticare il ruolo della passione nel settore, che è importantissima nel lavoro che si svolge.
Ma quanto costa a noi un intervento idraulico?
Ora che sappiamo cosa fa, passiamo ai prezzi. Quanto costa a noi cittadini?
Il costo orario idraulico si aggira in media tra i 20 e i 45 € per un’ora di lavoro, ma può aumentare per un pronto intervento, soprattutto se fuori dall’orario di lavoro, se in orario notturno o un giorno festivo.
Ogni città ha inoltre le sue tariffe idraulico: a Milano il prezzo parte dai 25/30 €all’ora, da sommarsi ad un costo di circa 30 € per la chiamata, segue Roma, Firenze e così via a scendere fino a Napoli, al sud Italia e le isole.