La scelta della banca deve tener conto di diversi fattori. Tuttavia, secondo Altroconsumo, l’affidabilità non è propria solo dei grandi nomi.
Sarà difficile tirare le somme quando la pandemia sarà definitivamente alle spalle. Di sicuro, la nostra società sarà cambiata, sotto molti punti di vista. In buona parte per via della digitalizzazione.
Un aspetto per certi versi essenziale durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria. Lo snellimento delle procedure burocratiche è stato uno degli obiettivi primari, per facilitare la vita agli utenti. Tuttavia, la logica dello stay-at-home ha incrementato anche il ricorso ai pagamenti online e a tutte le altre performance eseguibili tramite il web. Inclusi gli acquisti chiaramente. Non è un caso che aziende come Amazon abbiano allargato notevolmente il proprio giro di affari, alzando il fatturato in un periodo di flessione generale dell’economia globale. Questo perché, limitando le interazioni de visu, si è resa necessaria un’implementazione di quelle da remoto.
Anche la banca (intesa come ente) si è adeguata ai tempi. A due anni dall’inizio della pandemia, i sistemi di home banking si sono moltiplicati e, soprattutto, il ricorso ai conti correnti online è diventata strada privilegiata rispetto a quelli ordinari. Il risultato è un’interazione sempre maggiore fra banca e cliente, con sistemi di sicurezza utilizzati per impedire l’intromissione di cybercriminali e attacchi hacker e, soprattutto, la possibilità di eseguire più operazioni e più velocemente senza spostarsi da casa.
Banca Sella, l’offerta per i mutui è davvero conveniente? La nostra guida
In questo senso, viene da chiedersi se esista una banca migliore di un’altra. Altroconsumo ha provato a tracciare una graduatoria per capire se un ragionamento simile sia effettivamente sensato. Lo studio degli esperti, per la verità, ha dimostrato che, recensioni dei clienti alla mano, alcune banche sarebbero più affidabili di altre. Una somma di tutti i fattori, dalla sicurezza online alla rapidità delle operazioni, oltre che alle garanzie sulla sicurezza del proprio denaro. Negli anni scorsi, era emerso come l’indice di Non performing loans (NPL) fosse piuttosto alto. Un fattore scoraggiante, in quanto riferito ai prestiti concessi e alle riscossioni ritenute incerte. Ora l’indice sarebbe in discesa e, per questo, la realtà bancaria sarebbe da considerare più solida.
Banca Popolare di Sondrio, i mutui sono competitivi? Ecco come stanno le cose
Secondo Altroconsumo (organizzazione tutt’altro che nuova a indagini di questo tipo), i dati portano a una classifica basata non tanto sulle performance, quanto sull’affidabilità riscontrata delle banche prese in considerazione. Il tutto basandosi anche sui suddetti numeri, ritenuti incoraggianti non solo per i grandi nomi ma anche per gli istituti di credito meno famosi. Nella classifica, infatti, rientrano alcune banche che non vantano un gran numero di filiali sul territorio nazionale. Oltre 60 banche figurano nel listone con Banca Santa Giulia a guidare la classifica, seguita dalla Banca per lo Sviluppo della Cooperazione del Credito. Chiude il podio il Credito cooperativo di Anagni. Per incontrare nomi più famosi bisogna scendere di molte posizioni, ben oltre la decima: figurano nel mezzo istituti come BNP Paribas, Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Nonostante il “ritardo” in graduatoria, l’affidabilità è lo stesso molto elevata. Merito del momento storico (sul piano bancario naturalmente).