Anche nel 2022 le donne sono meno pagate degli uomini? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le informazioni disponibili in merito.
Il lavoro ricopre senz’ombra di dubbio un ruolo importante nella nostra vita in quanto ci permette di attingere a quella fonte di reddito necessaria per riuscire a far fronte alle varie spese quotidiane.
A partire dalla scuola dei propri figli, passando per l’alimentazione, fino ad arrivare alle bollette di acqua, luce e gas e ai prodotti per la pulizia della casa, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio per sborsare il denaro necessario per acquistare i vari beni e servizi di nostro interesse.
Se è pur vero che i tempi cambiano, allo stesso tempo i costi aumentano e sempre più persone fanno fatica, purtroppo, ad arrivare a fine mese. Se tutto questo non bastasse, ancora nel 2022, si continua a porre un quesito: le donne sono meno pagate degli uomini? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
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Lavoro, anche nel 2022 le donne pagate meno degli uomini? Ecco cosa c’è da sapere
Qualche tempo fa abbiamo visto assieme quali sono i lavori poco pagati. Una forma di schiavitù nascosta nei guadagni, che porta in molti ad accettare compensi particolarmente bassi, a fronte di tante ore di duro lavoro. Oggi, invece, ci soffermeremo sulla disparità di retribuzione tra uomini e donne.
Ebbene sì, purtroppo è così. Anche nel 2022 si continua ancora a parlare di donne pagate meno degli uomini. Entrando nei dettagli, come riporta Money, in genere le donne sono pagate ben il 20% in meno rispetto ai colleghi uomini. Un dato che non può passare di certo inosservato e che evidenza come il cosiddetto divario salariale di genere continui ad essere tutt’oggi una piaga che affligge il mondo delle donne.
Lavoro, anche nel 2022 le donne pagate meno degli uomini? La situazione in Italia e in Europa
Il gender pay gap, o divario retributivo di genere, è una situazione che si manifesta non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa. Entrando nei dettagli bisogna sapere che in media, in Europa, una donna riceve una retribuzione inferiore del 14,8% rispetto a quella dei colleghi maschi. Soffermandosi sull’Italia, volgendo uno sguardo agli stipendi del 2019, si osserva un divario del 5%.
Un dato, quest’ultimo, che potrebbe essere colto da molti in modo positivo, ma in realtà non è così. Tale dato, infatti, non prende in considerazione alcuni elementi che caratterizzano il mercato del lavoro italiano, quali ad esempio le diverse qualifiche professionali e il tasso di occupazione femminile.
Ma non solo, in base ad un rapporto di AlmaLaurea del 2020, le donne, in Italia, studiano e ottengono risultati migliori rispetto agli uomini, ma continuano ad essere meno retribuite. Se tutto questo non bastasse, a cinque anni dalla laurea, l’86% delle donne ha trovato lavoro rispetto al 92,4% degli uomini. Un divario che aumenta nel caso in cui ci siano dei figli.
Lavoro, anche nel 2022 le donne pagate meno degli uomini: occhio alle retribuzioni
Sempre facendo un confronto tra donne e uomini, inoltre, è possibile notare che a quest’ultimi è riservato maggiore lavoro autonomo o come dipendenti con un contratto a tempo indeterminato. In particolare 64,5% per le donne contro il 67,4% degli uomini tra i laureati di primo livello; 52,2% e 59,1% per quelli di secondo livello.
Le donne, inoltre, si ritrovano sempre più spesso a dover fare i conti con contratti a tempo determinato che non riescono di certo a garantire una certa stabilità. Oltre al tipo di contratto, come già detto, a risultare alquanto differente è lo stipendio. Entrando nei dettagli, a cinque anni dalla laurea, le donne sono pagate il 20% in meno rispetto agli uomini.
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In particolare, per quanto riguarda i laureati di primo livello, si registra uno stipendio medio pari a 1.374 euro per le donne contro i 1.651 euro per gli uomini. In presenza di laureati di secondo livello, invece, lo stipendio è pari rispettivamente a 1.438 euro e 1.713 euro. Una differenza salariale che non può passare di certo inosservata e che dimostra come ancora nel 2022 il gender pay gap continui, purtroppo, ad essere un tema, e un problema, di grande attualità.