Bonus Renzi da 100 euro, attenzione: c’è chi deve restituirlo

Attenzione, c’è chi deve restituire il bonus 100 euro! Cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Il lavoro nobilita l’uomo, consentendoci di attingere a quella fonte di reddito necessaria per riuscire a far fronte alle varie spese quotidiane.

bonus 100 euro
Foto © AdobeStock

A partire dal cibo, passando per le bollette delle utenze domestiche, fino ad arrivare all’istruzione dei propri figli, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover sborsare del denaro. Se poi ci mettiamo la crisi causata dall’impatto del Covid e il concomitante aumento dei prezzi, ecco che è facile intuire il motivo per cui si presta sempre particolare attenzione proprio ai soldi.

Per attingere a quest’ultimi, come già detto, si rivela essere particolarmente importante il lavoro. In molti, in effetti, attendono con impazienza ogni mese la busta paga, la quale, però, può riservare in alcuni casi delle brutte sorprese. In particolare, è bene sapere, c’è chi deve restituire il bonus 100 euro! Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Bonus 100 euro, attenzione, c’è chi deve restituirlo: tutto quello che c’è da sapere

Qualche tempo fa abbiamo visto assieme come sia importante prestare attenzione ad alcune variabili, tra cui le ore di lavoro, nel caso in cui si desideri sapere a quanto ammonta lo stipendio netto. Ma non solo, tra le voci che vanno a determinare l’importo netto in busta paga si annoverano anche le detrazioni e possibili bonus.

Ebbene, proprio soffermandosi sul bonus 100 euro, come già detto, in molti dovranno restituirlo. Ma per quale motivo? Prima di vedere cosa sta succedendo, ricordiamo che, introdotto nel 2015, il bonus Irpef è noto a molti con il nome di bonus Renzi.

Si tratta di una misura che ha subito nel corso degli anni alcuni cambiamenti, tanto che il suo importo è passato da 80 a 100 euro in busta paga. Se tutto questo non bastasse, in seguito alla riforma fiscale 2022 ci si ritrova a dover fare i conti con delle importanti novità.

Bonus 100 euro e riforma fiscale 2022: occhio alle novità

Entrando nei dettagli è bene sapere che l’ex bonus Renzi continuerà ad essere riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 15 mila euro. In presenza di determinate condizioni, inoltre, continuerà ad essere riconosciuto anche a coloro che presentano un reddito fino a massimo 28 mila euro. In particolare in presenza di redditi tra 15 mila e 28 mila euro può non essere riconosciuto oppure può essere previsto in misura ridotta.

Questo avviene se le altre detrazioni, come quelle per familiari a carico, lavoro dipendente, mutuo prima casa e lavori edilizi, finiscono per superare l’imposta lorda dovuta. Anche in seguito alla riforma degli scaglioni Irpef, che sono scesi da 5 a 4, quindi, in molti continueranno a ricevere il bonus 100 euro.

Bonus 100 euro, c’è chi deve restituirlo: ecco di chi si tratta

Hanno diritto al bonus 100 euro, ricordiamo, ad esempio i lavoratori dipendenti, ma anche collaboratori coordinati, continuativi, a progetto, così come lavoratori in mobilità, in cassa integrazione e soci lavoratori delle cooperative. Non ne hanno diritto, invece, i lavoratori autonomi, pensionati e lavoratori domestici.

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Mentre in molti continueranno a percepire tale bonus, però, dall’altro canto, come già detto, in molti dovranno restituirlo. Ebbene, entrando nei dettagli si tratta dei lavoratori che rientrano nella fascia di reddito degli incapienti, ovvero sotto 8.174 euro all’anno. Ma non solo, anche chi supera il limite di 40 mila euro. I lavoratori che rientrano nelle fasce di reddito tra 28 mila e 40 mila euro, invece, dovranno restituire solo in parte.

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