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Bonus e indennità

Novità Naspi 2022, come fare per prolungarla

Nel 2022 per la Naspi sono previsti dei cambiamenti: ecco come sarà possibile prolungarla e le novità dettate dalla Manovra di Bilancio.

Foto © AdobeStock

Naspi 2022, chi ha perso il lavoro e rientra nei requisiti per l’indennità di disoccupazione oggi può beneficiare di ulteriori provvedimenti a suo favore. Grazie alle novità introdotte con la Manovra di Bilancio, si amplificano le possibilità di accesso e di erogazione.

L’indennità di disoccupazione viene erogata per un massimo di 2 anni, a condizione di soddisfare determinati requisiti. La durata però dipende dipende anche da altri fattori, non in ultimo l’emergenza Covid. Fino ad oggi, requisito fondamentale per accedere alla Naspi era l’aver effettuato almeno 30 giornate lavorative nei 12 mesi precedenti alla richiesta. Con l’entrata in vigore della Manovra di Bilancio, per accedere all’indennità di disoccupazione è necessario aver perso il lavoro e avere almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti. Inoltre non bisogna superare i 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro per fare la richiesta; pena, la perdita al diritto di indennità.

Queste modifiche permettono di ampliare la platea dei beneficiari e di far tirare un sospiro di sollievo a chi si ritrova disoccupato. Non solo, esistono anche dei modi per prolungare l’erogazione dell’assegno.

Come prolungare la Naspi 2022

Chi teme di vedersi sospendere l’indennità perché sono trascorsi i 24 mesi sarà felice di sapere che può ottenere ulteriori 3 mensilità di assegno. Il Decreto Sostegni ha infatti previsto la possibilità di integrare la Naspi con il Reddito di Emergenza, ideato per far fronte al collasso economico dovuto alla pandemia.

Non solo: se il percettore dell’indennità si fosse trovato ad effettuare lavoretti saltuari, non perderà la Naspi. Secondo le norme attualmente in vigore, l’indennità da disoccupazione può essere sospesa, a patto che il contratto di lavoro subordinato non superi i 6 mesi. In quel caso vengono a mancar ei presupposti di disoccupazione e la Naspi decade.

Quindi se un disoccupato ottiene un contratto di 3 mesi presso un’azienda e non guadagna più di 8.000 Euro può, una volta terminato il rapporto di lavoro, continuare a ricevere l’assegno di indennità.

Novità Naspi Decalage

Un’ulteriore mossa verso i percettori di Naspi riguarda anche la cosiddetta decalage, ovvero la percentuale di diminuzione prevista nel tempo. Fino al 2021, la Legge prevedeva una riduzione del 3% a partire dal quarto mese di fruizione. Con l’attuale Manovra di Bilancio, invece, la riduzione partirà dal sesto mese in poi, offrendo di fatto più soldi ai beneficiari dell’assegno. Per gli over 50 disoccupati il benefit aumenta, perché il decalage parte dall’ottavo mese.

Ricordiamo però che per fruire di tutti i benefici è fondamentale rispettare i requisiti, e in particolar modo presentare per tempo al Centro per l’Impiego del Comune di residenza la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. È obbligatorio poi aderire ai programmi di ricerca attiva suggeriti dall’ente stesso, e quando possibile iscriversi a corsi di formazione professionale, dimostrando la volontà di trovare un nuovo impiego.

Published by
Stefania Guerra